Non si fermano i controlli, ma anche i problemi, sui pullman di linea di Busitalia. E neanche la vigilanza privata sembra in grado di fermare gli animi più scalmanati. L’ultimo episodio risale a un paio di giorni fa, nell’assisano-bastiolo, dove la mamma di un giovane studente minorenne, apparentemente più volte sorpreso senza biglietto sulla linea scolastica, una volta chiamata per saldare la multa avrebbe insultato e minacciato, ma anche sputato e tentato di aggredire, i controllori di Busitalia.
Una dura presa di posizione, in attesa delle verifiche dell’autorità giudiziaria visto che almeno uno dei controllori avrebbe sporto querela in commissariato, arriva dalla Uil Trasporti che critica la “deprecabile aggressione avvenuta il 14 febbraio ai danni del personale Busitalia intento nelle operazioni anti evasione tariffaria sulla linea scolastica Assisi Bastia Umbra” e chiede di fare di più. “Tali episodi si ripetono, purtroppo, sempre con maggiore frequenza e, pur apprezzando l’operazione della messa in campo, da parte dell’azienda, di guardie giurate esterne insieme al personale normalmente durante i controlli, auspichiamo una maggiore attenzione da parte di Busitalia, anche cercando di coinvolgere maggiormente le autorità competenti in modo da colpire in maniera esemplare i rei di tali comportamenti garantendo una maggiore tutela sia dei passeggeri trasportati che del personale in servizio“, la nota del sindacato.
A novembre a lanciare l’allarme era stato l’assessore Melasecche, dopo l’aggressione a un capotreno. “Molti sono gli episodi che negli ultimi anni si sono verificati anche negli autobus a causa di soggetti che evadono sistematicamente il pagamento del biglietto come se fosse ormai un diritto viaggiare e lasciare che paghino solo gli altri“, spiegava l’assessore, ricordando anche “episodi di alcune gang di ragazzi che sul treno della FCU hanno ripetutamente diffuso immagini di bullismo in treno e in alcune stazioni” e del vandalismo ‘contro’ i treni.
Il problema di maggiori controlli e anche di una maggiore presenza delle forze dell’ordine è però quello dei fondi: “Abbiamo cercato di perseguire ad esempio la possibilità di far viaggiare gratis alcuni appartenenti alle forze dell’ordine sui treni regionali, sia in divisa che in borghese, i quali qualificandosi opportunamente con il capotreno, si impegnano ad intervenire immediatamente in caso di necessità. Ad oggi – scriveva l’assessore – ci è stato impedito di applicare questa misura a causa degli oneri elevati richiesti da Trenitalia, oneri che il bilancio regionale non è in grado di coprire, anche perché si tratta di un problema di ordine pubblico di carattere generale di cui non può farsi carico la sola Regione. Solleciteremo in Conferenza Stato-Regioni l’attenzione più ampia affinché si possano ottenere misure adeguate“.