Controlli dei Nas su 12 attività ambulanti di tipo alimentare in concomitanza con Umbria Jazz. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Perugia, infatti, hanno effettuato controlli nel centro storico cittadino durante l’importante manifestazione, attività che fa parte della serie di verifiche attuate dai Nas in metà Italia nell’ambito di vari eventi.
In particolare, i carabinieri specializzati nella tutela della salute hanno segnalato all’Usl Umbria 1 i responsabili legali di tre esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Nei confronti dei titolari delle tre attività ambulanti sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie e strutturali. In un caso sono stati sequestrati 10 kg di prodotti a base di carne, perché non c’erano i dati sulla loro tracciabilità e non veniva attuato correttamente il piano di autocontrollo Haccp. Ai tre ambulanti sono state comminate in tutto 5 sanzioni amministrative comminate, per un importo complessivo di 5.500 euro.
Oltre ai controlli dei Nas di Perugia per Umbria Jazz, in varie parti d’Italia sono finiti sotto la lente diversi eventi. Sono stati infatti coinvolti dalle verifiche i militari dei 12 Nas dell’Italia centrale, nel corso di un servizio coordinato disposto dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma. Sotto la lente gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche, nelle aree della movida e laddove sono in atto alcuni dei principali eventi di aggregazione, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori.
I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari), accertando violazioni presso 81 di esse (pari al 50% degli obiettivi ispezionati), dei quali 6 oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali che ne hanno impedito la prosecuzione del servizio. 101 in tutto le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate. Circa la metà delle violazioni accertate sono risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni o collocati in spazi ristretti e inadeguati.
Nelle situazioni più gravi sono stati trovati alimenti, di varia origine, detenuti in cattivo stato di conservazione, in alcuni casi proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancava l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni e, per tali motivi, i NAS hanno proceduto al sequestro di 1.350 kg di alimenti irregolari.
I 4 provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato in 3 casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in una situazione è stata sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.