Il Tribunale di Spoleto ha assolto le cinque guardie venatorie volontarie del WWF che erano state rinviate a giudizio con l’accusa di usurpazione di funzioni pubbliche, perché effettuavano controlli, elevando multe ai cacciatori, in virtù di un decreto prefettizio, ma per un certo periodo in assenza dei decreti della Provincia di Perugia, poi rilasciati quando era scoppiato il caso in Regione.
Il pm aveva chiesto per tutti e cinque gli imputati 4 mesi di reclusione. Il giudice li ha assolti, indicando in 90 giorni il tempo per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, accolta ovviamente con grande soddisfazione dagli imputati presenti in aula.
Questo il commento dell’avvocato Marzio Vaccari, legale della Libera Caccia, che insieme ad altri aveva sollevato il caso e che si era costituita parte civile: “Prendo atto della sentenza, che non condivido. Anche perché nel corso del giudizio è emerso inequivocabilmente che gli imputati, nel periodo interessato, non avevano il decreto della Provincia di Perugia e che ne fossero pienamente consapevoli. Noto che in questi ultimi giorni molte, troppe persone si sono interessate all’esito di questo procedimento, pur non avendone apparentemente un interesse concreto. Vorrei anche andare in fondo al perché l’inizio di questo processo sia stato rinviato per due anni consecutivi, senza alcuna motivazione”.
Conclude l’avvocato Vaccari: “Una volta lette le motivazioni ci riserviamo di impugnare la sentenza nei modi e nelle forme che la legge ci consente. Ribadiamo comunque che la Libera Caccia ha ottenuto in questa vicenda un importantissimo risultato, facendo annullare in sede amministrativa centinaia di verbali ai cacciatori. Questa sentenza è solo il primo tempo di un film che ne avrà almeno un secondo”.
Si attendono ora le motivazioni della sentenza. Certo, se fosse confermata la linea degli imputati per chi per l’esercizio del controllo ittico-venatorio sia sufficiente il solo decreto prefettizio, si potrebbe aprire un nuovo fronte di danno erariale provocato dai dirigenti e/o funzionari che hanno annullato tutte le sanzioni erogate dagli imputati.