Erano arrivati da poco a Perugia, ma avevano già dimostrato le loro cattive intenzioni e sono stati espulsi. Martedì la polizia ha identificato due stranieri nella zona di Fontivegge. All’arrivo delle volanti attive nel pattugliamento continuo delle aree urbane con il “bollino rosso”, uno dei due malintenzionati era seduto su una panchina in piazz del Bacio e ha spiegato agli agenti di essere siriano, scappato dalla guerra e arrivato in città da poco. Consultata la banca dati, però, è venuto fuori che lo straniero aveva già commesso tre reati contro la persona e contro il patrimonio e gli agenti lo hanno portato in questura per affidarlo agli specialisti dell’Ufficio Immigrazione. Ai poliziotti lo straniero non ha saputo indicare la città siriana da cui proveniva, non sapeva parlare i dialetti tipici della zona e il suo linguaggio era fortemente indicativo dell’area di provenienza: il maghreb. Messo alle strette non ha potuto far altro che confermare che era tunisino e per lui è scattato un provvedimento di accompagnamento immediato ad un Cie. Nel frattempo altre pattuglie tenevano d’occhio dei via vai sospetti tra la zona Tre Archi verso Piazza Partigiani ed hanno beccato un altro maghrebino mentre in via Di Lorenzo stava cedendo qualcosa ad un’altra persona. Ma appena i due hanno visto la pattuglia, si sono dati alla fuga: mentre uno di loro faceva perdere velocemente le proprie tracce, l’altro ha imboccato il parcheggio coperto di Piazza Partigiani e poi, sempre correndo, raggiungendo via XX Settembre.
Gli agenti gli hanno impedito di deglutire un involucro che è poi risultato contenere eroina. Lo straniero,mun tunisino di 36 anni, in Italia senza fissa dimora e con numerosi precedenti specifici per reati inerenti gli stupefacenti, è indagato per detenzione ai fini di spaccio e anche per lui è scattata l’espulsione.