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Contro il veleno per gli animali selvatici, a Foligno incontro dei carabinieri forestali

Un incontro informativo per il contrasto all’uso illegale del veleno (nella foto polpette avvelenate) contro la fauna selvatica. L’appuntamento è a Foligno, al centro regionale di protezione civile, venerdì 10 maggio alle ore 10, rivolto ai portatori di interesse e ai cittadini per informazione sul tema del contrasto all’uso illegale del veleno. A promuoverlo il reparto Carabinieri Parco Nazionale Monti Sibillini.

Si tratta – viene spiegato – di un’iniziativa nata per informare e sensibilizzare le parti interessate e i cittadini sul fenomeno dell’uso illegale del veleno in Italia.

Contrariamente a quanto percepito, l’uso illegale del veleno è una pratica molto diffusa, solitamente scatenata da conflitti tra alcuni allevatori e i predatori (volpi, lupi, orsi ecc.), o anche, tra alcuni esponenti del mondo venatorio e i predatori (che possono alimentarsi di specie cacciabili), da dissidi interni tra alcuni cercatori di tartufi o tra tartufai e cacciatori. I bocconi avvelenati vengono, inoltre, utilizzati anche in aree urbane e peri-urbane per eliminare cani e gatti randagi o per l’insofferenza verso gli animali domestici dei vicini di casa, costituendo così un serio pericolo anche per la salute pubblica. Le vittime dell’uso illegale del veleno quindi non sono soltanto gli animali bersaglio, ma
anche tutte le specie che vengono a contatto accidentalmente con i bocconi avvelenati o che si cibano a loro volta di carcasse avvelenate, senza sottovalutare il pericolo per l’uomo nel caso di contaminazione di punti d’acqua in prossimità di zone abitate.

Il contrasto a tale attività illegale significa anche svolgere un ruolo efficace di conservazione attiva delle specie protette e della biodiversità degli ambienti naturali.

Il Reparto Carabinieri Parco Nazionale Monti Sibillini illustrerà le attività di contrasto all’uso illegale del veleno in Italia e le attività del Nucleo Cinofilo Antiveleno che ha sede a Visso (MC) nel Parco Nazionale e che interviene nelle regioni Marche ed Umbria. Si discuterà di fauna selvatica e di bracconaggio, e gli esperti presenti risponderanno a domande, curiosità e dubbi sui predatori.

L’impiego di Nuclei Cinofili Antiveleno (NCA) è lo strumento indispensabile per conoscere la reale entità del fenomeno avvelenamenti, per prevenirne l’uso e limitarne le conseguenze. Ogni Nucleo è composto da un conduttore con uno o due cani. I cani degli NCA sono in grado di individuare e segnalare tutte le sostanze tossiche maggiormente utilizzate per confezionare i bocconi avvelenati (stricnina, pesticidi, ratticidi e altro).

I NCA operano effettuando sia ispezioni preventive, nelle aree reputate più a rischio, sia ispezioni di urgenza, su segnalazione del personale dei carabinieri o di altri soggetti istituzionali (Sindaci, Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, altri organi di polizia, ecc.) in caso di rinvenimento di animali morti. Le ispezioni consentono di bonificare le aree interessate dal materiale tossico presente e di individuare, durante eventuali perquisizioni in edifici ed automezzi, altro materiale utile alle indagini di polizia giudiziaria.