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Contro il nuovo piano sanitario regionale 8.500 firme, Squarta: “Subito confronto”

Assunzioni, territorio, gratuità e universalità delle cure: sono queste le parole d’ordine alla base delle richieste fatte dalle organizzazioni sindacali dell’Umbria contro il nuovo piano sanitario regionale. Richieste sottoscritte da ben 8.500 cittadini attraverso la petizione che questa mattina (martedì 5 aprile) è stata consegnata ufficialmente al Consiglio regionale.

Cgil, Cisl e Uil hanno infatti promosso una petizione che chiede la riscrittura, in maniera partecipata, del piano socio-sanitario regionale. Le firme sono state consegnate nelle mani dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa regionale (il presidente Marco Squarta ed i vice MIchele Bettarelli e Paola Fioroni).

“I sindacati – spiegano Squarta, Fioroni e Bettarelli – sono un presidio di democrazia, per questo abbiamo deciso di accogliere i vertici dei sindacati umbri a Palazzo Cesaroni poco prima dell’inizio della seduta odierna dell’Assemblea e ricevere le oltre 8500 firme da Cgil, Cisl e Uil a sostegno della sanità umbra. Vista la necessità di confronto su un tema come quello della sanità che riguarda lavoratori e cittadini umbri, l’Ufficio di Presidenza si farà immediato promotore di un percorso di ascolto all’interno della preposta Commissione consiliare, con la Giunta di Palazzo Donini e con il Consiglio regionale intero”.

Alla consegna delle firme è seguito un presidio in piazza Italia a Perugia con l’intervento dei rappresentanti dei sindacati (in particolare i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari) ma anche di lavoratrici e lavoratori della sanità.

Dopo un percorso di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori, assemblee nelle quali sono intervenuti, tra gli altri, anche tanti sindaci e amministratori locali, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto il sostegno della popolazione alle proprie proposte, sintetizzate in un documento che indica 8 punti fondamentali per il futuro della sanità in Umbria: lotta al Covid; assunzioni di personale con contratti stabili (2000 è la cifra indicata dai sindacati); protocollo sugli appalti; lotta agli infortuni e alle malattie professionali; rapporto con l’università; confini chiari per la sanità privata; programmazione pubblica e investimenti; partecipazione.