Tutti i parlamentari umbri si impegneranno per far inserire la città serafica tra quelle città d’arte e turistiche che beneficeranno dei contributi a fondo perduto previsti dal Dl Agosto. L’impegno sui contributi per Assisi è stato preso stamattina, nel corso di un incontro tra la giunta (presenti il sindaco Proietti e il vicesindaco Stoppini) e il sottosegretario agli affari europei Laura Agea, i senatori Luca Briziarelli (Lega), Nadia Ginetti (Italia Viva), Fiammetta Modena (Forza Italia), Emma Pavanelli (Movimento 5Stelle), Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) e l’onorevole Valter Verini (Pd).
La giunta ha illustrato i numeri, tremendi: le presenze turistiche si sono ridotte di un quinto (nel periodo gennaio-maggio 2020 le presenze sono state 99.503, nello stesso periodo del 2019 sono state 516.201), su su 726 strutture alberghiere ed extralberghiere esistenti nel territorio comunale per 13.570 posti letto, il 41 per cento pari a 290 non ha riaperto i battenti dopo l’emergenza pandemia. E anche la ‘ripresina’ estiva non deve trarre in inganno, se è vero che – diceva un paio di giorni fa il presidente della Confcommercio Vincenzo Di Santi – le duecento attività commerciali, i negozi di souvenir, per cui si era lanciato un appello a maggio, sono tuttora in pericolo vista l’assenza dei turisti stranieri che sono poi il vero motore dell’economia turistica.
Come emerso a metà agosto, nonostante ciò Assisi era rimasta esclusa dall’elenco delle città turistiche e d’arte e per questo il sindaco Proietti aveva rivolto un appello a tutti i parlamentari umbri chiedendo aiuto anche vista l’importanza della città, che da sola vale un quarto dell’economia turistica regionale: “Assisi ha bisogno di un sostegno concreto perché soltanto iniettando risorse può ripartire e con essa può ripartire l’Umbria. Assisi è una città speciale, che appartiene a tutti, è la vostra città. Come fu nel 1997 se riparte Assisi riparte l’Umbria“, hanno ribadito Proietti e Stoppini.
I parlamentari umbri si sono detti d’accordo, assicurando l’impegno in tutte le sedi per agevolare la ripartenza di Assisi e dell’Umbria, non solo nell’immediato ma anche valorizzando una delle capitali religiose d’Italia, patria del Patrono della Nazione. E il sottosegretario Agea non ha escluso modifiche ai criteri per l’assegnazione dei contributi: oltre a quello “indiscutibile” del rapporto tra presenze e abitanti, nell’elenco dei territorio beneficiari potrebbero apparire anche le città a vocazione turistica e religiosa.