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Contratti di fiume, l’assessore regionale Rometti al tavolo nazionale

“In Umbria, in coerenza con le politiche regionali di governo del territorio, abbiamo intrapreso con determinazione la strada dei contratti di fiume per la gestione ottimale degli ambiti fluviali in modo da prevenirne i rischi e allo stesso tempo incidere positivamente sullo sviluppo locale”. L’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti, intervenendo oggi al IX Tavolo nazionale dei contratti di fiume, riunito a Venezia, ha illustrato le iniziative attivate in Umbria nell’ambito della programmazione regionale, in attuazione delle direttive comunitarie sulla tutela delle acque e la valutazione e gestione del rischio da alluvioni. “Abbiamo individuato due distretti idrografici in aree particolarmente rilevanti e sensibili – ha detto – quali quello del Clitunno, Marroggia e Topino e quello del Paglia e del Chiani per sperimentare lo strumento del Contratto di fiume che coinvolge istituzioni pubbliche, privati, organizzazioni di categoria, associazioni locali, scuole, cittadini in un patto per il territorio in cui si affrontino non solo gli interventi di messa in sicurezza legati agli eventi alluvionali, ma si condivida anche una pianificazione e riqualificazione territoriale volta alla crescita economica locale”.
“La drammatica situazione che si è verificata anche negli ultimi giorni nel Nord Italia, con paesi e città devastate da allagamenti e frane, vittime e danni economici – ha aggiunto – ci conferma ancora una volta come sia d’obbligo superare del tutto la logica dell’emergenza. Ecco che il ‘contratto di fiume’ fornisce il suo importantissimo supporto in questa direzione, agendo sulla prevenzione: una risposta dal basso all’aggravarsi dei dissesti idrogeologici e alle difficoltà di attuare interventi costanti di manutenzione derivanti dalle esigue risorse finanziarie. E mentre l’emergenza alluvioni comporta costi elevati, come è accaduto due anni fa nell’Orvietano, ogni euro di investimento pubblico nel ‘contratto di fiume’ ne sviluppa fino a 6, se si considerano gli eventuali danni evitati a cose e persone”.
“L’impegno della Regione per l’attivazione dei contratti di fiume – ha detto ancora Rometti – in grado di attivare politiche e strategie condivise dal quale partire per ridefinire percorsi di sviluppo locale più sostenibili ha incontrato la forte consapevolezza e volontà di condivisione da parte delle comunità locali, enti territoriali, associazioni di categoria e tutti gli altri soggetti presenti sul territorio”.

 “Altro elemento importante per l’attuazione di questo strumento partecipativo – ha proseguito – è il suo riconoscimento sia a livello nazionale, con l’inserimento dei contratti di fiume nel collegato ambientale alla Legge di stabilità, nel settembre scorso, sia regionale con l’adesione di 8 Regioni alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”.
“L’Umbria, che ha ospitato nel 2008 la prima riunione del Tavolo nazionale sui contratti di fiume – ha ricordato Rometti – ha formalizzato la propria adesione nel mese di febbraio di quest’anno, ritenendo i principi ispiratori e gli obiettivi della Carta Nazionale pienamente coerenti con le politiche regionali di governo del territorio, incentrate sul tema del paesaggio, della sua tutela e valorizzazione ed impegnandosi a diffonderne i principi in ambito regionale anche attraverso una mirata attività di sensibilizzazione e promozione”.
Al nono Tavolo nazionale, aperto ieri nel capoluogo veneto, la Regione Umbria ha presentato oggi anche le iniziative di comunicazione e informazione realizzate nell’ambito dell’iter di attivazione dei Contratti di fiume. L’Assessorato regionale, che è coordinatore di uno dei quattro gruppi di lavoro tematici del Tavolo, dedicato all’informazione, promozione e disseminazione dei Contratti di fiume, insieme al Coordinamento A21Italy, ha illustrato l’attività svolta dal gruppo negli incontri preparatori del Tavolo nazionale, con l’intervento di Ambra Ciarapica e Paolo Camerieri. Focus specifici sono stati dedicati ai temi della comunicazione digitale, con la presentazione di “Comunicare un Contratto di Fiume e di Paesaggio attraverso uno strumento web-gis” (a cura di Ambra Ciarapica e Lucia Pannuti).