Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni ha contestato a una società del comprensorio ternano operante nel settore del commercio di materiale di costruzione circa 310 mila euro di ricavi non dichiarati e non registrati, a seguito del rinvenimento in azienda di documenti costituenti, secondo le Fiamme Gialle, una vera e propria contabilità nera. Constatati inoltre circa 800mila euro di costi non deducibili, imposta sul valore aggiunto evasa per 210 mila euro circa e 25mila euro di iva non versata. L’attività dei finanzieri condotta nell’ambito della normale programmazione della attività di verifica, ha avuto di fatto una svolta quando al momento dell’ingresso in azienda, presso alcuni uffici è stato rinvenuto un prospetto extracontabile e un elaborato formato con procedure meccanografiche, da cui risultava in maniera dettagliata la reale situazione di costi e ricavi riferibili all’attività della società. Sono state inoltre rinvenute una serie di buste contenenti bolle di accompagnamento compilate per la vendita dei beni con annotazioni del totale delle somme incassate, complete di date e nominativo della persona che aveva effettuato la riscossione. L’incrocio dei dati indicati con i libri contabili dell’azienda ha consentito di accertare che i finanzieri avevano messo le mani su una vera e propria contabilità nera, in cui, verosimilmente, i responsabili dell’azienda annotavano le cessioni di materiale effettuate senza fattura. Fatti gli opportuni riscontri si quantificava in circa 310 mila euro l’importo complessivo dei ricavi effettuati dalla Srl tra il 2008 e il 2010 , non dichiarati al fisco.