Cgil, Cisl e Uil denunciano la riduzione degli orari e i timori di una possibile chiusura
“Sconcerto, rabbia, amarezza, ma non rassegnazione” rispetto al ridimensionamento dell’attività del consultorio di San Giustino. Ad esprimerle sono i sindacati territoriali Cgil, Cisl e Uil (Fratini, Paccavia e Belletti) e le rispettive sigle di pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil (Venturini, Mencaccini e Allegria).
Attualmente il Centro Salute di via Alfieri, inaugurato nel 2019, è aperto il mercoledì dalle ore 08.15 alle 13.30 e il venerdì con lo stesso orario. “Orari ridotti e attività principalmente su appuntamento – scrivono i sindacati – senza sapere nemmeno se la scelta è temporanea, definitiva o addirittura un ulteriore passo verso la chiusura”. Una decisione presa “senza nessun confronto”, rimarcano i sindacati, “svilendo un servizio fondamentale per la comunità, che con grandissimi sforzi gli operatori Usl hanno sempre garantito”.
Cgil, Cisl e Uil sottolineano che gli effetti prodotti da questa scelta stanno già creando molte difficoltà agli utenti. “La conquista dei consultori, pilastro del sistema sanitario pubblico e della prevenzione primaria, sono strumenti essenziali per garantire la salute della donna, promuovere maternità e paternità responsabili e tutelare l’infanzia – dicono i sindacati – Ma il processo di smantellamento della sanità pubblica in corso da tempo sta dimostrando che il diritto alla salute previsto dalla Costituzione è fortemente messo in discussione”.
Cgil Cisl Uil territoriali, insieme alle strutture dei pensionati, al coordinamento donne Spi-Cgil Alto Tevere, continueranno e intensificheranno le iniziative di sensibilizzazione, di lotta e mobilitazione sulla base di quanto sottoscritto nei verbali d’intesa con i sindaci del territorio (Città di Castello e San Giustino). A breve, annunciano, “partiranno presidi settimanali di fronte ai Cup per sensibilizzare e coinvolgere tutta la comunità”.