Il neo presidente: "Due anni durissimi per le nostre strutture"
Danilo Calabrese è stato riconfermato presidente della Consulta Comunale di Protezione Civile.
Classe ‘93, già presidente dell’Unione Nazionale degli esperti in Protezione civile, Calabrese è stato riconfermato per un secondo mandato alla guida della Consulta folignate.
La riconferma
Venerdì 30 si è tenuta la seduta di voto per l’elezione del nuovo presidente. I consiglieri hanno scelto di riconfermare il presidente uscente al vertice dell’organo consultivo dell’amministrazione comunale, che dal 2008 si occupa di coordinare le attività delle organizzazioni di protezione civile del territorio folignate, oltre a formulare proposte e realizzare progetti per il territorio. “Sono stati due anni durissimi per tutti, ma in particolare lo sono stati per le nostre strutture operative, che hanno garantito servizi essenziali per la comunità in tutte le fasi dell’emergenza sanitaria”, spiega Calabrese.
Gli impegni
Un impegno costante, quello di chi lascia le proprie famiglie per mettersi a servizio degli altri, per garantire la sicurezza del territorio della città e non solo. Le organizzazioni della Consulta, in tempo di pace, si occupano anche di progetti di diffusione della cultura di protezione civile, campagne di informazione sui temi del rischio ed attività formative nelle scuole. Attività nel territorio e non solo, considerando la missione umanitaria che la Consulta ha realizzato in Ucraina lo scorso marzo, muovendo da Foligno un convoglio con più di 7 tonnellate di aiuti umanitari.
Gli obiettivi della consulta nel prossimo mandato
Il rieletto presidente punta anche ad incrementare il contributo della Consulta in attività divulgative, soprattutto nelle scuole e in quei contesti in cui si possono avvicinare i giovani “le nostre associazioni vivono dell’energia di chi le partecipa, e sono aperte a tutti coloro che vogliono fattivamente rendersi utili“, dice.
“Portiamo la cultura dell’autoprotezione al cittadino”
“L’auspicio per questo secondo mandato è quello di avere più tempo per costruire, la possibilità di dedicare maggiore tempo ed energie ad attività di prevenzione – dice Calabrese – le morti nelle emergenze meteorologiche degli ultimi giorni, ci ricordano ancora una volta quanto sia effettivamente importante portare la cultura dell’autoprotezione al cittadino, che con un po’ di consapevolezza si può trasformare da vittima a vera e propria risorsa nell’emergenza”.