AGGIORNAMENTO 12.30
Anche la Cisl interviene- La scrivente Segreteria Territoriale CISL FP di Perugia porta a conoscenza che all’ultimo incontro tenutosi con l’Amministrazione provinciale di Perugia ha evidenziato la totale mancata preventiva informazione da parte dell’Amministrazione stessa su ogni tipologia di assunzioni ed incarichi. Per questo la Cisl Fp di Perugia diffida l’Amministrazione dall’assumere provvedimenti in materia senza la preventiva informazione alle Organizzazioni sindacali, bloccando di fatto ogni tipo di assunzione compresi gli incarichi professionali fino alle definizione del nuovo riassetto istituzionale derivante dalla riforma delle province. Massimiliano Speranzini, segretario generale territoriale Cisl Fp di Perugia
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La Cgil respinge le accuse dei dipendenti della Provincia di Perugia in merito alla maxi consulenza da 5000 euro al mese concessa dall'Ente.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Mario Bravi segratrio regionale Cgil e Ivano Fumanti Fp-Cgil
Quanto avvenuto in questi giorni ci dà l’opportunità di chiarire con l’opinione pubblica e di comunicare ai lavoratori dell’Amministrazione Provinciale che accusano il sindacato di omertà e connivenza con l’Amministrazione per aver sottaciuto rispetto ad alcuni contratti di collaborazione e consulenze attivati nei giorni scorsi. Intanto c’è da chiarire che la Funzione Pubblica di Perugia, come è suo uso e costume, in piena autonomia, non hai mai giudicato le controparti dal colore e dalle appartenenze politiche, ma dal comportamento e dai fatti, così come ha sempre espresso la sua opinione sulle scelte indipendentemente dai lavoratori coinvolti.
Nello specifico quando siamo stati informati della pubblicazione della Determina Dirigenziale, la funzione Pubblica ha subito chiesto spiegazioni ponendo il problema nella delegazione trattante del 10 settembre u.s. Non avendo ricevuto alcuna risposta, in data 17/9/2012, abbiamo scritto una lettera al Presidente sollecitando un suo interessamento per conoscere le motivazione che hanno indotto l’amministrazione a questa scelta, il quale, di ritorno da un impegno istituzionale all’estero, telefonicamente, ci ha informato di essere all’oscuro di tutto. Nel ribadire la contrarietà di tutta l’organizzazione all’attivazione di consulenze e contratti di collaborazione, nel fatto specifico, considerato anche il momento in cui ci troviamo, riteniamo assolutamente scandaloso e offensivo per tutti, un contratto di 5.000 euro al mese.
Ancora più preoccupante è il fatto che di tale atto, ci risulta, non è mai stata informata ne la Giunta, né il Presidente. Come è possibile che un Dirigente di Settore possa assumersi queste responsabilità? Pertanto sia la Funzione Pubblica che la CGIL tutta chiedono esplicitamente un intervento della Politica affinché siano annullati i contratti stipulati tenuto conto che tali professionalità sono ampiamente presenti all’interno dell’Ente.