Gestione del territorio e delle acque: con i fondi del Pnrr interventi per arginare gli effetti del cambiamento climatico
Gestione del territorio e dell’acque, per l’Umbria interventi immediatamente cantierabili per 5,8 milioni di euro. E’ la quota degli oltre 220 milioni di euro che il Governo ha assegnato all’Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) per mettere l’Italia al riparo dagli effetti del cambiamento climatico. Che tra siccità nei mesi estivi e alluvioni negli altri mesi costano al Paese 7 miliardi di euro l’anno. Oltre naturalmente a lutti, in diversi casi, e devastazioni.
“Si deve affermare la cultura della prevenzione” spiega il direttore di Anbi, Massimo Gargano. Ricordando come questa sfida sia partita proprio dall’Umbria, in un’iniziativa a Spoleto. E come la governatrice umbra Donatella Tesei, nello svolgimento del proprio mandato in seno alla Conferenza delle Regioni, abbia dato un contributo fondamentale nel convincere il Governo ad investire una quota consistente dei fondi europei del Pnrr nella prevenzione idrogeologica. Da qui la scelta dell’Umbria per la presentazione degli interventi in tutta Italia.
Gli interventi
Gli interventi che si andranno a realizzare, spiega Gargano, riguardano la rimessa in efficienza delle opere idrauliche al fine della difesa del suolo, della regimazione delle acque e l’equilibrio ecologico dei corpi idrici.
Inoltre di particolare importanza è, secondo il direttore generale Anbi, che almeno una quota del 15 per cento delle risorse assegnate andrà alle spese di progettazione il che, evidenzia, significa panificare per tempo e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
Entrando nel merito delle misure previste dal Pnrr, Gargano auspica che i Ministeri siano in grado di fare la loro parte per il rispetto delle scadenze previste dal Piano nazionale del 31 dicembre 2023 e del 31 dicembre 2026 relative, rispettivamente, all’impegno risorse e alla rendicontazione della spesa “perché noi intendiamo raggiungere tutti gli obiettivi”.
Tesei: importante fare presto
Tesei ricorda il termine “perentorio” del 2026: entro tale data gli interventi devono essere ultimati e contabilizzati. Altrimenti non solo si perdono i finanziamenti, ma occorre restituire anche quanto percepito. “Nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni – ricorda la governatrice – ho lavorato convintamente affinché passasse un provvedimento utile ad assicurare la missione strategica dei Consorzi di bonifica e la disponibilità delle risorse necessarie alla progettazione e quindi alla realizzazione delle opere”.
Montioni: Consorzi pronti
“I consorzi umbri ci sono” le parole di Paolo Montioni, presidente di Anbi Umbria. Nella sfida del Pnrr e in generale in quella per ammodernare e mettere in sicurezza il Paese. Con due linee guida che devono orientare l’attività dei Consorzi di bonifica: coraggio delle scelte e creazione di prosperità nel territorio. “A questo scopo – aggiunge Montioni – siamo pronti a utilizzare gli 851mila euro destinati alle progettazioni nel riparto per l’Umbria delle risorse stanziate per il 2020 della Presidenza del Consiglio dei ministri”.
Morroni: il punto sugli interventi
L’assessore regionale Roberto Morroni ricorda che l’entità delle risorse assegnate loro testimonia l’importante ruolo a cui sono chiamati Consorzi di bonifica. E fa il punto su quanto si sta facendo. “In materia di bonifica e irrigazione – ricorda – la Regione Umbria interviene con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 mettendo a disposizione circa 24 milioni di euro attraverso due misure, una a sostegno degli investimenti per la gestione della risorsa idrica al fine di renderne più efficiente l’uso irriguo e l’altra per la tutela e la prevenzione del rischio idrogeologico tramite l’adeguamento ed efficientamento dei corsi d’acqua superficiali. Sono stati attivati circa 36 progetti che lasceranno un segno sul territorio per la loro utilità”.
“Sono già stati investiti, inoltre, circa 5 milioni di euro per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico distribuiti su tutto il territorio regionale – prosegue – a valere sul plafond di oltre 9 milioni di euro dell’Accordo Stato-Regioni del 2018”.
“La Regione Umbria – aggiunge – è anche parte attiva nella realizzazione della Banca dati nazionale degli investimenti per l’irrigazione e l’ambiente, strumento di riferimento del Pnrr per l’assegnazione dei fondi mirati alla transizione ecologica e alla resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche. Con una previsione di oltre 300 milioni di investimenti e 40 progetti a conferma della volontà di cogliere ogni opportunità per lo sviluppo dell’Umbria”.