Spoleto

Consiglio Spoleto, opposizione chiede riduzione Irpef e Imu, oggi si vota | Palasport, Sisti “tutto a posto”

Si annuncia spumeggiante il Consiglio comunale di Spoleto convocato per questo pomeriggio (23 dicembre) – che segue quello di giovedì scorso che si è alla fine incentrato solo sul piano delle farmacie comunali – e chiamato ad approvare due pratiche importanti come le aliquote dell’addizionale comunale Irpef e l’Imu.

Imposte già al massimo del previsto dalla norma, ma su cui tutta l’opposizione ha presentato due precisi emendamenti, ovvero di “elevare la soglia di esenzione per i possessori di un reddito imponibile fino a 12.000 euro (attualmente è a 10.000, n.d.r.)” nonché di prevedere dal 1 gennaio 2025 “l’esenzione IMU per i terreni ad oggi edificabili che sono interessati dalla variante geomorfologica al Prg, la cui approvazione ne determinerà la destinazione ad agricola” a cui si aggiunge la richiesta di “prevedere per i prossimi 3 anni, per i fabbricati di categoria D (esclusa la D10) oggetto di nuovo insediamento o ampliamento dell’attività economiche esistenti un’aliquota pari al 0,76%”.

Richieste che vanno incontro alle famiglie meno abbienti che potrebbero trovare l’approvazione di Pd-M5S – Ora Spoleto e Civici umbri, in considerazione non solo della modesta entità delle richieste che cercano di aiutare e famiglie meno abbienti, ma ancor più per le continue comunicazioni della Giunta di aver sistemato il bilancio e di averlo più saldo che mai. Bisognerà attendere però il voto dell’aula per capire se il centrosinistra accoglierà gli emendamenti su Irpef e Imu.

Palazzetto dello sport, Sisti “tutto a posto”

Intanto il sindaco, nell’ultima seduta, ha voluto replicare alla forte preoccupazione di Alleanza civica circa il progetto e relativi lavori per 6,5 milioni del vecchio palazzetto di via Martiri della Resistenza, cantiere che era stato annunciato per novembre scorso ma che il primo cittadino ha assicurato per il prossimo gennaio. Quanto invece alla scadenza – l’opera è finanziata per 4,5 milioni con fondi Pnrr in scadenza al 30 giugno 2026 e 2 milioni di mutuo contratto dal Comune – Sisti ha riferito che una recente legge di ottobre consente a chi ha stipulato contratti prima di settembre 2024 (come per il palasport) di poter optare anche per la scadenza del 31 dicembre 2027 con i fondi del Pnrr che sarebbero resi disponibili grazie “ad un fondo nazionale”.

Le comunicazioni

Tra le comunicazioni più interessanti quella del consigliere Diego Catanossi (Spoleto 2030) che ha ricordato la richiesta di un Consiglio comunale aperto sulle scuole. Argomento più che mai sentito dopo l’annuncio choc di Sindaco e assessori Albertella e Renzi di delocalizzare il polo scolastico di Villa Redenta, realizzando un complesso unico dall’asilo nido alle medie nei locali della “Manzoni” e in quelli adiacenti.

Il consigliere Egisto Fede (Pd) da parte sua ha segnalato la pericolosità della strada che attraversa l’abitato di Strettura, oggetto spesso di passaggi auto a velocità sostenuta, chiedendo quindi di rimediare al più presto prima che avvenga il peggio.

Chi ha invece alzato il tiro contro la maggioranza è stato Insieme Spoleto (Cintioli e Piccioni) che per protesta, vista l’inerzia dell’aula, hanno ritirato ben 4 mozioni (reddito alimentare, misure attrattative per la città, trasporto gratuito per over 75 e termovalorizzatore) con l’impegno a trattare gli argomenti in fase di approvazione del bilancio (anche questo promesso dalla Giunta per il 31 dicembre ma ormai destinato ad anno nuovo).

Cintioli ha poi continuato la “denuncia” di come la maggioranza faccia della res publica una cosa propria, segnalando come, tra gli altri esempi, anche la Fondazione Festival, nel corso di una colazione organizzata dai Mecenati nella residenza della vice presidente dell’associazione Anna Maria Gaglio lo scorso 17 dicembre, abbia condiviso alcune anticipazioni sul programma del 2025. Mentre l’Assemblea dei soci, “convocata per il prossimo 22 gennaio 2025 non sappia assolutamente nulla” ha chiosato Cintioli.

Chissà che anche questi continui “strappi” del Presidente, della direttrice artistica Monique Veatue, accompagnata dalla riconfermata direttrice amministrativa Paola Macchi, non abbiano definitivamente convinto il Ministero di Andrea Giuli (come anticipato da Tuttoggi nell’edizione di ieri) a mettere mano allo Statuto per poi decidere nomine di board e management.

Finale amaro per la seduta con la maggioranza che, a ridosso delle 20, ha abbandonato l’aula per la cena degli auguri. Una decisione che stigmatizzata ancora una volta da Cintioli che ha parlato dell’ennesima mancanza di rispetto verso l’aula, visto che c’erano da trattare le pratiche di addizionale IRpEf e Imu. Accusa che Bonanni (M5S) ha voluto far propria, pur essendo evidente che Cintioli si riferisse all’intera maggioranza, dicendo che lui sarebbe dovuto andare a lavoro e non alla cena degli auguri. Ne è nato un battibecco, con tanto di caduta di stile del pentastellato (che rivolto a Cintioli ha detto “ma che c…o stai a dì”), e il presidente Trippetti costretto a chiudere la seduta.