La vicenda ‘sanità‘ continua a stimolare mal di pancia in Regione Umbria: al centro del dibattito di oggi, durante la seduta del Consiglio Regionale, c’è stata la chiusura, nell’ospedale di Terni, del nuovo reparto per la riabilitazione neurologica. A inforcare gli occhiali per leggere l’interrogazione questa volta è il consigliere del Pd Eros Brega, dalla stessa ala politica dell’assessore alla sanità Luca Barberini. Quest’ultimo, rientrato dopo quattro mesi nel team della giunta di Palazzo Donini dal quale si era dimesso, non fa allora in tempo a tornare oggi in aula a Palazzo Cesaroni, che il “fuoco incrociato” (come lo hanno definito i consiglieri del Carroccio) puntato sul direttore generale Dal Maso quasi colpisce anche lui.
“È imbarazzante riproporre un’interrogazione sul nuovo reparto per la riabilitazione neurologica dell’ospedale di Terni che è stato inaugurato ma poi chiuso. Imbarazzante anche il direttore generale che dice ‘ci sto lavorando’, suscitando invece il dubbio se sia all’altezza del suo ruolo. Non prenda scuse e dia risposte ai cittadini”: così ha recitato il consigliere Eros Brega.
Barberini ha a quel punto letto in aula la risposta della direzione, dove si legge che “sono in fase di predisposizione protocolli clinici che prevedono diversi setting assistenziali e quelli per l’apertura del servizio. In conseguenza la direzione ritiene che sia ragionevole aprire il servizio stesso entro il periodo estivo, integrando strutture organizzative e professionali”. Barberini ha sottolineato che “con il reparto in funzione si completerebbe un’attività di filiera importante con una neurochirurgia di qualità in un settore dove peraltro si registra una alta mobilità extraregionale. Il reparto è stato inaugurato ma le ragioni della situazione attuale sono criptiche. É intenzione dell’assessorato richiedere, con atto formale, l’apertura entro la fine dell’estate, perché c’è il bisogno, c’è la struttura e quindi c’è anche la necessità di far capire e trasmettere ai nostri cittadini che quando abbiamo risorse e strutture umane e tecnologiche a disposizione, queste vanno utilizzate al meglio”.
Ma Brega non ci sta, almeno non si accontenta della risposta di Dal Maso letta dall’assessore Barberini. “Mi riservo – ha concluso – di presentare ulteriore successivo atto ispettivo perché risposte così non possono essere date”.
Non si è fatta aspettare la replica proprio dei consigliere della Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, che hanno tenuto a definire “irrispettoso nei confronti dell’Aula e degli stessi cittadini, il fatto che dopo cinque mesi di crisi, di sfuriate, di botta e risposta tra le parti, la maggioranza non voglia affrontare il tema (della sanità e delle nomine dei direttori, ndr) in sede di Assemblea. È stata respinta, infatti, la richiesta dell’opposizione di invertire l’ordine del giorno e anticipare la questione. Ci sono molte cose che vorremmo capire. È diritto dei cittadini sapere perché Barberini è tornato in Giunta. Cosa è cambiato rispetto a prima o cosa cambierà? Chi e perché – concludono – ha convinto l’assessore a tornare sui suoi passi? Che tipo di accordi ci vengono nascosti?”.
Il Consiglio Regionale ha comunque proseguito con i suoi lavori, e dopo il question time è stato il momento della presentazioni delle mozioni e delle proposte all’ordine del giorno. Nel pomeriggio inoltre, dopo la ripresa dei lavori, l’assise ha inoltre osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente ferroviario avvenuto oggi in Puglia, a causa dello scontro tra due treni in provincia di Bari. La presidente del Consiglio, Donatella Porzi, ha inviato al collega Mario Cosimo Loizzo, presidente del Consiglio regionale della Puglia, una nota: “ti esprimo il grandissimo dolore, sgomento e cordoglio dell’Assemblea legislativa dell’Umbria per il gravissimo incidente ferroviario accaduto oggi nella tua regione provocando tanti morti e feriti tra pendolari, viaggiatori e lavoratori delle Ferrovie. La nostra Istituzione – aggiunge la Presidente – e, sono sicura, tutti gli umbri sono vicini con affettuosa solidarietà ai familiari delle vittime e dei feriti ai quali ti prego di far giungere i sensi della nostra più viva partecipazione e vicinanza”.
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