I consiglieri regionali del Pdl parteciperanno alle riunioni delle commissioni permanenti convocate per oggi, ma voteranno scheda bianca rinunciando, di fatto, agli incarichi riservati alle minoranze. Nella conferenza stampa convocata stamani è emerso anche che gli esponenti del centrodestra azzurro consentiranno il normale svolgimento delle attività istituzionali fino all'approvazione del Bilancio, sempre che la maggioranza di centrosinistra sia in grado di garantire, sempre, il numero legale.
I consiglieri di centrodestra hanno ribadito di essere mossi dalla necessità di “mettere in sicurezza le istituzioni a seguito dell'arresto del consigliere Goracci e della presenza di altri consiglieri inquisiti sia in Giunta che in Aula e, soprattutto, di voler produrre un cambio di passo rispetto al processo riformatore che dovrà consentire all'Umbria di uscire dalla crisi. “Lavoriamo per arrivare a un bipolarismo maturo – ha detto il capogruppo Raffaele Nevi – dove chi vince governa e chi perde fa opposizione sempre nell'interesse dei cittadini, non secondo le logiche di questo bipolarismo 'muscolare' in cui non c'è alcun tipo di confronto ma, al contrario, uno scontro perenne e continuo in cui le forze migliori sono imprigionate in una logica di coalizione troppo vincolante, che impedisce di procedere se non c'è condivisione da parte di tutti. Questo modello – ha aggiunto – porta alla logica dei veti e dei rinvii, condiziona tempi e contenuti, impedendo di cogliere le sfide che ci impongono oggi l'Europa e il governo Monti”.
Il Pdl prende atto dell'apertura dei capigruppo del centrosinistra (nel comunicato congiunto di ieri, martedì, ndr) dove sono state annunciate le dimissioni dei neoeletti all'Ufficio di presidenza all'indomani dell'approvazione del Bilancio e, soprattutto, una verifica di maggioranza: “Aspettiamo di vedere – ha detto Fiammetta Modena – se e come avverrà l'annunciata verifica, dopo che fino ad oggi su tutte le vicende giudiziarie
che hanno coinvolto esponenti della Regione c'è stata un'identica risposta da parte degli interessati: 'io non faccio niente fino a che non me lo chiede il partito o la coalizione di maggioranza'”. “Non faremo ostruzione – ha ribadito Alfredo De Sio – ma continueremo a partecipare ai lavori delle commissioni per il rispetto che abbiamo nei confronti delle istituzioni regionali”.