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Consiglio Regionale, la Cassazione si pronuncia | Resta Carla Casciari

La Corte di Cassazione si è pronunciata questa mattina sul caso Biancarelli-Casciari, che ha visto contendersi negli ultimi mesi il dodicesimo seggio del consiglio regionale di Palazzo Cesaroni. La Cassazione ha dunque deciso che dover restare nell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria è Carla Casciari, esponente del Pd ed ex vice presidente della Regione, assistita dagli avvocati Mario Rampini e Roberto Baldoni. Niente da fare dunque per l’eugubino Giuseppe Biancarelli, che era entrato a far parte del Consiglio subito dopo le elezioni del 2015 con la lista “Umbria più Uguale“. A Biancarelli, assistito dai legali Mario Bruto Gaggioli Santini e Alberto Zito, il quale aveva fatto ricorso alla Corte dopo che Tar e Consiglio di Stato avevano dato ragione a Casciari, ora spetterà anche pagare le spese legali.

Si scioglie dunque, a più di un anno dalle elezioni, una delle questioni che aveva fatto tremare i palazzi della Regione: la paura, infatti, era che fosse la stessa legge elettorale (il tanto additato Umbricellum) a finire sotto la scure del Tribunale. Ma la battaglia in aula tra Casciari e Biancarelli ha vuto altro tenore: nessun riferimento all’Umbricellum, ma piuttosto la questione del seggio attribuito “illegalmente”, secondo Casciari, a Biancarelli, senza che tuttavia quest’ultimo avesse raggiunto il 2,5% dei  voti necessari ed “espressi nell’intera circoscrizione”.

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