Passaggio di consegne, con incognita doppio salto, a Palazzo Cesaroni, sui banchi dove siedono i consiglieri della Lega.
Valeria Alessandrini non è più ufficialmente consigliere regionale dopo essere stata eletta in Senato, con le suppletive dell’8 marzo, nel posto lasciato vuoto a Roma dalla governatrice umbra Donatella Tesei.
Le dimissioni di Alessandrini sono state comunicate oggi dal presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, ad inizio di una seduta che, a causa dell’emergenza Coronavirus, si è tenuta in videoconferenza. Con alcuni consiglieri e assessori collegati da casa ed altri dal proprio ufficio a Palazzo Cesaroni e a Palazzo Donini.
Da oggi prende dunque il posto in Aula di Valeria Alessandrini il primo dei non eletti della lista della Lega, Enrico Melasecche, già assessore nella Giunta regionale presieduta da Donatella Tesei. Assessore-consigliere come Paola Agabiti e Roberto Morroni. Che però fanno parte di forze politiche (la lista Tesei e Forza Italia) dove non era stato previsto l’obbligo di dimissioni da consigliere in caso di chiamata a Palazzo Donini. Obbligo che invece Matteo Salvini ha imposto per i consiglieri della Lega. Tanto da lasciar fuori dalla Giunta, per il suo rifiuto a dimettersi, Mister Preferenze Valerio Mancini.
Un principio, quello della non compatibilità tra le cariche di assessore e consigliere, ribadito anche dal segretario umbro della Lega, Virginio Caparvi. Tanto da aver suscitato nuove critiche da parte del capogruppo del Pd, Tommaso Bori, per il quale si tratta di un espediente per accaparrarsi più poltrone.
Melasecche non è un leghista della prima ora e in questi mesi di presenza a Palazzo Donini spesso si è messo in modo autonomo. Manuela Puletti, che lo segue nelle preferenze ricevute nelle elezioni di ottobre, si prepara ad entrare a Palazzo Cesaroni scalando così due posizioni.