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Consiglio provinciale Perugia in difesa dei Consorzi di Bonifica. Capitani “No ad unico carrozzone”

Durante una seduta congiunta di prima, seconda e terza commissione consiliare permanente è stato affrontata la questione della costituzione di un consorzio regionale unico di bonifica, modifica inserita nella più ampia legge regionale sulla semplificazione amministrativa. Insieme a presidenti e direttori del consorzio di bonificazione umbra e del consorzio Valdichiana e ai sindaci dei comuni dei territori interessati era presente l’assessore regionale Gianluca Rossi. “I consorzi di bonifica così come sono concepiti – ha esordito Massimiliano Capitani, presidente della prima commissione – hanno un indispensabile ruolo di salvaguardia del territorio. Molte zone infatti sono a rischio idrogeologico.

Una riforma endoregionale ha senso solo se si recuperano delle risorse in maniera razionale: non facciamo un pachiderma a tre teste, un unico baraccone”. Ha preso la parola Mario Mori, presidente del consorzio di bonificazione Valdichiana: “Non siamo stati inseriti nel processo di partecipazione, siamo stati chiamati quasi a cose fatte. Vorremmo poi sapere in che consiste il risparmio derivante dall’unificazione. In tutto costiamo 27mila euro l’anno, facendo lavorare 9 persone e compresi i rimborsi spese. Nessun sindaco si è detto favorevole a questa unificazione”. “I disastri recenti in Liguria parlano chiaro – ha continuato Ugo Giannantoni, presidente del consorzio Bonificazione umbra – servono dei piani di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per mantenere un buono livello di sicurezza nei nostri territori bagnati dai fiumi, e sono tanti, ci vuole una governance locale. Su queste cose non possiamo risparmiare”.

“Molto del rischio idrogeologico ricade sul Comune di Spoleto – ha spiegato Iuri Cerasini, assessore nel Comune del Festival – e i consorzi, stando in loco, permettono che non accadano eventi disastrosi. E’vero che la riorganizzazione porta risparmio, ma siamo sicuri che i controlli rimarranno gli stessi? Se una riforma ci deve essere bisogna estrapolare le buone pratiche”. Dello stesso parere il sindaco di Cannara Giovanna Petrini: “Siamo come Comune in una fascia di rischio cinquantennale, abbiamo bisogno di strutture vicine”. Il consigliere provinciale Valerio Bazzoffia, in rappresentanza del Comune di Bettona, ha aggiunto: “Speriamo che si voglia tagliare solamente dove occorre, man on è questo il caso: per il nostro Comune per esempio il consorzio rappresenta anche un motivo di sviluppo e sarà utilizzato in un progetto concreto”. “L’ente è necessario per prevenire i problemi che si possono ambientali – ha aggiunto l’assessore di Nocera Umbra Casaglia – Da noi sono stati fatti degli interventi con vera maestria. Realizzare un consorzio unico serve solo a mischiare le carte”. A questo coro di no al consorzio unico si sono uniti anche l’assessore di Montefalco Tabarrini e il presidente di Coldiretti provinciale.

Per il consigliere Laura Zampa del Pd bisogna, nella cosa pubblica, sempre identificare i percorsi virtuosi “Sappiamo quanto possa essere importante nel nostro territorio l’agricoltura” ha concluso. “E’vero che ci sono i carrozzoni – ha continuato il consigliere del Pdl Giampiero Panfili – ma mi sembra che ultimamente questo concetto è usato a sproposito. Quando ci sono in ballo ambiente e sicurezza non bisogna parlare di risparmio”. Il consigliere del Pdl Luigi Andreani ha infine aggiunto: “E’stato detto da qualcuno che i consorzi di bonifica sono obsoleti. Probabilmente qualcosa allora da migliorare c’è, ma qui mi sembra che si sta facendo la toppa peggio del buco”. Nella sua replica ai vari interventi, l’assessore regionale Rossi ha spiegato. “Se c’è stata qualche forzatura in materia di consorzi di bonificazione, queste sono state motivate da una valutazione politica della Regione.

E’infatti necessaria una decisa accelerazione sulla semplificazione degli enti locali. Se vogliamo prenderci le nostre responsabilità, avremo molte altre ‘forzature’. Il 25 luglio il Consiglio regionale ha votato all’unanimità l’atto, e sottolineo all’unanimità. Comunque di questa discussione si terrà conto. Se si possono fare degli aggiustamenti questi si faranno”.