Sotto l’albero di Natale, il sindaco Nando Mismetti, si ritrova un bel regalo, tanto bello, quanto, forse, inaspettato. Sarà il clima natalizio, sarà che a fine anno c’è tanta voglia di lasciarsi tutto alle spalle, in ogni modo il Consiglio comunale di ieri non solo si è svolto regolarmente – cosa non affatto scontata e piuttosto rara negli ultimi tempi, vista la cronica mancanza di numero legale – ma, come se non bastasse, la maggioranza di centrosinistra – o meglio quel che ne è rimasto – si è presentata regolarmente ed insolitamente compatta.
Erano al proprio scranno Lorenzo Schiarea, capogruppo della lista civica Movimento per Foligno; Moreno Finamonti consigliere comunale del Partito Democratico al quale l’aula ha reso omaggio ricordando il padre recentemente scomparso, ed è ricomparso il ‘figliol prodigo’ Roberto Ciancaleoni capogruppo socialista per mesi e mesi spina nel fianco del primo cittadino. Un ritorno in grande stile quello di Ciancaleoni, che si è ritrovato persino sulla poltrona più alta del Consiglio comunale a dirigere i lavori consiliari, essendo vicepresidente vicario e ritrovandosi a sostuire una pausa di assenza del presidente Borscia.
La maggioranza di centrosinistra, pur orfana di Lorella Trombettoni confluita nel Gruppo Misto e di Elio Graziosi ora in gruppo con Elisabetta Piccolotti, ha votato in maniera unanime e compatta alcuni atti e tutto è filato liscio come l’olio.
In giunta ha debuttato nelle vesti di neo assessore all’Ambiente Cristina Grassilli, che nell’ultima riattribuzione delle deleghe una volta di competenza del socialista Belmonte, ha ricevuto per l’appunto, tale incarico. Ad Elia Sigismondi sono finite altre due, chiudendo così il cerchio, mentre altre erano già state redistribuite. Il messaggio è chiaro: la giunta – almeno per il momento – resterà senza un assessore.
E sulla ritrovata compattezza il sindaco Mismetti rilascia solo una brevissima dichiarazione: “Personalmente e politicamente nei miei confronti non è cambiato nulla, se i consiglieri hanno partecipato ai lavori la cosa mi fa piacere, significa che prevale il senso di responsabilità e che continuiamo a lavorare insieme nell’interesse della città”.