Un teatrino di altri tempi, una triste sceneggiata, quella andata in scena quest’oggi in diretta streaming dal Consiglio comunale, che ha visto interpreti quasi tutti i consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Sisti. I quali avrebbero fatto di tutto
“E’ nel nome del progresso il dibattito sia aperto, parleranno tutti quanti, dotti medici e sapienti” canta Edoardo Bennato nel mitico 33 giri “Burattino senza fili”.
Quanto siano dotti e sapienti i consiglieri non è dato saperlo, ma quanto a far ritardare i tempi di un Consiglio che avrebbe dovuto discutere di cose a dir poco strategiche (nel senso più profondo del termine) la messa in scena, a quanto è parso, merita almeno un 5 e 1/2. Per la sufficienza si potrebbe fare di meglio.
Così, convocato per le 9.30, il parlamento cittadino si è ritrovato in aula solo dopo più di un’ora. Dopodiché comincia una lunga e inusuale serie di Comunicazioni che tirano l’orologio un bel po’ in là, sarà la pausa estiva dei lavori.
Il Presidente del Consiglio annuncia che alle 15,40 sospenderà i lavori per consentire a Giunta e Consiglio di partecipare alle esequie del Cavaliere Pacifici, l’illuminato imprenditore scomparso ieri e che tanto si era speso per il territorio facendo diventare la Meccanotecnica un vanto del Paese anche all’estero. Delle 4 interpellanze all’ordine del giorno una viene subito rimandata a causa della manata risposta che dovrebbe fornire l’assessore competente (Agnese Protasi).
Si arriva così alla prima, vera, delicata questione, quella del PRG definitivamente bocciato dalla Corte Costituzionale e sul quale il Sindaco Sisti aveva preso l’impegno di trovare un “iter” risolutivo tra la fine di agosto e i primi di settembre.
E arriva il primo colpo di scena con la maggioranza che chiede la prima sospensione dei lavori, rientrando in aula solo dopo più di un’ora, quando generalmente vengono concessi dalla presidenza tra i 10 e i 20 minuti.
Rientrati in aula, Pd-M5S & Co. votano per rimandare la mozione e i relativi emendamenti alla III commissione consiliare allargata ai capigruppo: una mossa che fa capire come non ci siano le idee proprie chiare su una tematica che rischia di far saltare il banco.
Si arriva così alle 14.45 quando, approvato il nuovo regolamento di Protezione civile comunale, la vice presidente Maura Coltorti (Ora Spoleto) chiede una nuova sospensione. Al microfono si garantisce il rispetto di 15’, in realtà il coup de thèatre (de noantri) serve solo per defilarsi dall’aula senza neanche dare un cenno alla presidenza e ai colleghi della minoranza.
Che solo alle 15.30 hanno contezza che i colleghi se ne sono andati dal palazzo, probabilmente in punta di piedi per non richiamare l’attenzione. Teatrino da applausi.
Qual è il secondo argomento strategico che si voleva evitare di discutere? Solo seguendo l’ordine del giorno si può intuire fosse quello sulla ASe, l’azienda a totale partecipazione municipale sulla quale il governo Sisti avrebbe intenzione di mettere le mani per esternalizzare alcuni servizi.
Difficile al momento saperne di più; c’è chi parla dei servizi cimiteriali, chi della manutenzione dell’illuminazione pubblica. Di fatto, se la notizia venisse confermata, si tratterebbe di staccare uno dei core business dell’azienda che, negli ultimi due esercizi, sotto la presidenza dell’ingegnere Luigi Battaglini (in quota al cdx), oggi sostituito dal ragioniere Roberto Paolucci in quota al Pd, era riuscita a tornare in utile (ca. 50 mila euro) ripianando per di più il buco trovato all’inizio del mandato.
Di più non è dato saperne anche se gruppi della minoranza sarebbero sul piede di guerra. Una posizione che avrebbe allarmato la maggioranza che ha così preferito guadagnare tempo, forse per tornare sui propri passi.
Anche a costo di mettere in scena un teatrino che non rende certo un bel servizio alla Politica e alla stessa Città.
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