CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MAGGIO, IL RESOCONTO DI SPOLETO 5 STELLE - Tuttoggi.info

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MAGGIO, IL RESOCONTO DI SPOLETO 5 STELLE

Redazione

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MAGGIO, IL RESOCONTO DI SPOLETO 5 STELLE

Mar, 31/05/2011 - 09:22

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di Spoleto 5 Stelle

Cronaca/resoconto del consiglio comunale del 30.5.2011, direttamente dai banchi. Per quanto possibile un servizio di informazione ai cittadini.

Ordine del giorno (si tratta di un consiglio dedicato monotematico, in due sedute, 30 e 31 maggio 2011), è il seguente:

1. Approvazione Bilancio di Previsione 2011, Bilancio Pluriennale 2011/2013, Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013 e allegati

Il presidente del consiglio comunale spende alcune brevi cenni preliminari spiegando come l’approvazione del bilancio revisionale sia l’atto fondamentale della azione amministrativa. Richiama più volte il silenzio a causa del brusio dei presenti.

La parola va a Cappelletti presidente della commissione bilancio. Lo stesso illustra alcuni cenni dei dati del bilancio, ricordando le voci di entrata. 17 milioni 634 mila: entrate tributarie; 11 milioni 857 mila: trasferimenti dallo Stato; 7 milioni 710 mila: entrate extratributarie; 15 milioni 186 mila da alienazioni, trasferimenti capitale e riscossione di crediti; 13 milioni 314 mila da accensione prestiti; 10 milioni 868 mila da entrate di servizi per conto terzi; per un totale di bilancio di 76 milioni 572 mila circa.

Spiega quanto emerso nel corso del dibattito in commissione. Riferisce che il direttore generale ha segnalato come in trenta anni di servizio è la prima volta che ci sono così grandi difficoltà di bilancio a causa dei tagli del governo, sia sul bilancio 2011 ma ancora più sui futuri bilanci 2012 e 2013. La volontà della giunta è comunque quella di salvaguardare il sociale e scongiurare tagli ai servizi sociali, preavvertendo però che sarà impossibile non far fronte a questo senza alcuna partecipazione di ticket da parte dei cittadini. Alla votazione finale in commissione non hanno partecipato i consiglieri della maggioranza (come dissenso sul fatto che la commissione sia presieduta da un esponente della minoranza), quindi Campagnani, Profili e Hanke hanno dato voto negativo e Cappelletti si è astenuto.

Prende la parola il Sindaco spiegando come la crisi economica sia più grave che mai a livello nazionale. Vi è un dato del 29,4% di disoccupazione giovanile, il dato più alto dal 2004. A causa dei tagli del governo solo per la Regione Umbria ci sono 100 milioni di euro di minori entrate. La manovra nazionale, quella del federalismo fiscale, è una manovra monca, in quanto taglia agli enti locali ma non permette il liberismo fiscale. Il sindaco ricorda quindi come la crisi riguardi anche le aziende della città (Panetto e Petrelli, Minerva etc), nutrendo invece molta fiducia per i progetti relativi alla nuova area industriale Flaminia. Ricorda in ogni caso come il bilancio preveda agevolazioni fiscali per le fasce più deboli ed equità fiscale (Ici zero per locazioni a canoni concordati e tarsu ridotta per famiglie con redditi disagiati). Nel bilancio la azione di recupero è comunque concentrata per ICI e Tarsu. Rimangono le agevolazioni per asili, mense scolastiche e trasporti per disabili e servizi medici, con equità fiscale e compartecipazione equa. Il comune di Spoleto è in grado di rispettare il patto nazionale di stabilità 2010 e 2011 (in caso di violazione del cd. patto di stabilità vengono posti, dalla legge, una numerosa serie di limiti alla attività amministrativa del comune, ad esempio limitando possibilità di prestiti, mutui, spese di personale e altro genere di spese, n.d.r.). Dice che per chiudere il bilancio tutti (dirigenti, assessori, personale) si sono impegnati, e si sono salvaguardati servizi alla persona ed al sociale. Ma se la crisi non finirà aumenterà la disoccupazione giovanile. Occorrono sponsor privati. Ringrazia Fendi per l’intervento di restauro al Caio Melisso e dice che occorrono importanti sinergie con provincia e regione. Meno provincialismo e più attenzione al mondo e alle nostre forze. Un pezzo di Spoleto è ora a Charleston (si riferisce forse ad una mostra fotografica, ndr) e poi si porterà l’anno menottiano a Filadelfia. Sono in corso trattative serie per rilanciare la Rocca. Palazzo Mauri ospita un centro nazionale di studi vulcanologici (ma intanto la biblioteca ha ridotto gli orari per studenti e cittadini, ndr). L’assessore Cerami ha curato il gemellaggio con il festival di Edimburgo e ci apprestiamo alla settima edizione di vini nel mondo. Ricorda poi tutte le manifestazioni della città, con le quali, dice, abbiamo riempito gli alberghi. Occorre migliorare servizi, spazi congressuali, museali e biblioteca, e tutto ciò è in cantiere, dice. Poi finisce dicendo: Lancio una idea, cerchiamo insieme, comune e cittadini, un titolo da scrivere (!??? ndr).

L’assessore Proietti riporta alcuni passaggi più tecnici confermando l’esposizione del sindaco e ringraziando tutto lo staff amministrativo che ha lavorato al bilancio.

Il direttore generale Cerquiglini proietta alcune diapositive che spiegano più tecnicamente e più dettagliatamente il bilancio, premettendo che la grave crisi e i tagli del governo sono l’aspetto più grave dal quale derivano tutte le conseguenze. Questi aspetti riguardano tutta la nazione. In più per l’Umbria vi è l’esaurimento definitivo, entro il 2012, dei fondi stanziati per i danni terremoto. Obbiettivo principale ed asfissiante del bilancio è quello di rispettare il patto di stabilità.

Riporta delle tabelle dalle quali si nota che i contributi dello stato si dimezzeranno (- 53%) dal 2010 al 2013. Dal 2005 al 2013 i fondi per la regione umbria per politiche sociali scendono da 8 milioni circa a 731 mila euro (da 1 milione e 200 mila a 293 mila per la zona di Spoleto e comprensorio).

Dalle tabelle esposte si notano in maniera evidente alcuni dati (che corrispondo in sostanza a quelli già analizzati nel dettaglio durante la discussione sul bilancio di previsione dell’anno passato). Le entrate tributarie rimangono invariate (nella incidenza e nella misura percentuale: ma ciò non tiene conto delle enormi “batoste” sui cittadini per ICI e TARSU che il comune considera come recupero dell’omesso…, ndr). Nella tabella delle spese la colonna di gran lunga più alta del grafico è quella delle spese generali (nel dettaglio delle spese correnti la colonna più alta è quella “prestazione di servizi” ma quella subito successiva è quella “spese di personale”). Riporta comunque una tabella con indicati i “collocamenti a riposo” del personale entro il 2013 (circa 12 nel 2011 e a seguire una altra decina). La tabella “costi della politica” (sindaco, assessori, consiglieri etc) riporta il dato di circa 290.000 euro. Per spese di manutenzione 25 % vanno per le strade 16% per il verde, 21% per “calore” (riscaldamento presumibilmente ndr) e 16 % per stabili. Importo totale manutenzioni è 3 milioni 770 mila.

Cita poi gli emendamenti pervenuti: uno della giunta comunale che non ha riflessi finanziari in quanto inserisce un ulteriore obbiettivo nel piano/obbiettivi (attivazione di aree della perequazione). Altro emendamento è del consigliere Hanke che prevede per il 2011 di ridurre le spese per i gruppi consiliari da 16000 euro annue a 4000 euro circa ridistribuendo le somme per servizi sociali (famiglie disagiate e disabili).

Tocca ora al presidente del collegio dei revisori dei conti (dott.ssa Palazzi). Dice che si rispettano obbiettivi patto stabilità e principi di contenimento spese personale e equilibrio finanziario e non risultano debiti fuori bilancio. Parte delle spese correnti per il 2011 vengono pareggiate entro la misura di legge (75%) dai proventi dei permessi a costruire. Parte della relazione è, chiaramente, molto tecnica, e difficile da seguire e riportare in diretta. Alcuni dati emergono come più evidenti dalla esposizione: dice che le spese del titolo I sono influenzate dalle spese per la mobilità alternativa (scale mobili) per oltre un milione di euro. L’ente non presenta aspetti di deficit oltre i limiti di legge e le spese appaiono nel complesso congrue.

Iniziano alcune domande dei vari consiglieri.

Grifoni chiede informazioni sulle riduzioni dei fondi regionali e chiede che tra questi tagli ci sono anche quelli relativi alla apparente assenza del contributo di 6 milioni per la Rocca.

Loretoni chiede lumi su apparente assenza in bilancio di 2 mil 400 mila euro per finanziamento per le palazzine della Rocca (finite forse all’aeroporto di sant’egidio?), 12 mil euro per l’anfiteatro (non si vedono più in bilancio dice, dove sono finiti?). Chiede poi dei 3 mil ulteriori da spendere sulla mobilità alternativa per una nuova uscita del percorso al teatro nuovo. Chiede poi notizia circa la stipula dei contratti con l’azienda tedesca per l’area industriale flaminia.

Il consigliere Campagnani chiede se le frazioni del comune sono tutte le stesse del 2009 o se qualche frazione è passata ad altro comune.

Profili: chiede notizie circa il progetto delle pensiline fotovoltaiche apparentemente dismesso, sulle spese riguardanti la discarica fino al 2013, sulla partecipazione alla holding trasporti e sulla mancata nomina del rappresentante che spetta al comune di Spoleto, sul risanamento del piano acustico, e sulle spese per comunicazione (con riferimento alle spese per varie pubblicazioni), sulla necessità di realizzare punti di informazione turistica all’ingresso della città.

Cretoni chiede dove sono e quanti sono i fondi per accantonamenti spese giudiziarie per cause penali del comune.

Cappelletti chiede maggiori informazioni circa il punto specifico dei fondi per la Rocca e se esista un progetto in itinere, così come per la task force richiesta per la Tre Valli.

Cardarelli chiede dei fitti attivi e passivi (di cui alcuni di un centesimo al mese o 4 euro l’anno e chiede da cosa dipenda) e se è stato preso in considerazione di adeguare alcuni fitti attivi (es RAI 3000 euro l’anno e Telecom circa 6000 euro l’anno per le antenne). Poi sui fitti passivi dove si pagano circa 428 mila euro circa per uffici etc e si prende in considerazione l’opportunità di usare il patrimonio esistente (es 2500 euro mese per uffici ASE). Chiede poi a quanto tempo fa risalgono le valutazioni degli immobili di proprietà.

Risponde ai quesiti tecnici il direttore generale Cerquiglini. A Grifoni dice che le riduzioni di 10 milioni dei trasferimenti regionali sono quelle che erano destinate a privati per danni del terremoto (e non riguardano i fondi supposti per la Rocca). A Profili che la discarica deve ancora stare a bilancio essendo ancora attiva. Per i procedimenti penali (domanda di Cretoni) dice che non ci sono accantonamenti perché ancora non si conoscono le somme richieste dai legali. Per fitti attivi e passivi si stanno spulciando uno ad uno (è un obbiettivo considerato strategico, correlato al patrimonio); si monitorerà tutto il patrimonio comunale. Tutti i contratti di locazione di antenna sono vecchi ma quelli fatti di recente (es Ericsonn) sono più adeguati, di circa 23 mila euro. Si sta facendo, per gli immobili, un lavoro di razionalizzazione dei magazzini e si useranno alcuni spazi di proprietà (es uffici sopra alla agenzia delle entrate, san Nicolò, di proprietà del comune).

Il sindaco risponde sulla rocca, e dice che si sta lavorando per allargare tutto il sistema museale della città. Sulla discarica dice che si tratta di spese “post mortem” fino al 2012. Dice che priorità sono gli interventi per il castello di san Giacomo. Sulla Holding trasporti il sindaco riferisce di aver nominato come rappresentante Gilberto Stella e nel corso di un prossimo incontro con il notaio si nomineranno i rappresentanti di spettanza. In generale, su questo giro di risposte, il sindaco è poco chiaro e molto fumoso.

Cintioli risponde sulla uscita aggiuntiva delle scale mobili al Teatro Nuovo: a causa del mancato assenso della Carispo (con uffici limitrofi), e dai sondaggi effettuati con il ritrovamento di numerosi reperti archeologici fu eliminata tale possibilità dal progetto. Per le palazzine della Rocca il progetto prevedeva solo il rifacimento strutturale degli immobili (ma non per progettare una destinazione d’uso es turistico); si farà una gara con la individuazione di un partner privato e la regione umbria si è impegnata per rifondere le restanti spese previste (occorreranno circa 6 mil di euro). L’accordo tra regione e comune non è stato mai modificato (ma nemmeno mai portato a termine, ndr). Per l’anfiteatro riferisce che per sei anni c’è stata una discussione su cosa fare dell’anfiteatro, ed è svanita l’occasione dei finanziamenti regionali. Ci sono stati incontri di recente per recuperare i progetti e si è ripreso a discutere su cosa fare dell’anfiteatro. Una delle proposte era di portare nel complesso la polizia municipale. Oppure destinare il complesso a edilizia scolastica. E’ evidente che l’assessore si riferisce ora all’intero complesso edilizio limitrofo (ex caserma) e non al proprio anfiteatro che è di stretta competenza della sovrintendenza. Per la Tre Valli riferisce di un recentissimo incontro con l’ingegnere della Regione e con il presidente della Camera di commercio di Terni che con altra impresa di Todi che hanno stipulato accordo con l’ANAS e sono pronti a riprendere immediatamente i lavori della Eggi – San sabino (vi è interesse anche nel ternano a questa arteria). Per la tre valli il progetto rimane prioritario per la regione ma il problema è che non ci sono fondi. L’ANAS sta coordinando delle integrazioni progettuali inviate al ministero, e i finanziamenti ci sono (ci sono o non ci sono? Non si capisce Ndr).

Grifoni aggiunge due domande: quanto è previsto di introito per la tarsu 2011 e quanto dobbiamo pagare alla VUS. Poi quanto è previsto di introito dalle multe e quanto era previsto nel bilancio consuntivo nel 2010. Cerquiglini risponde (in diretta lo scrivente riesce a cogliere solo le cifre tonde, approssimative, ndr) che per Tarsu sono le entrate sono più 6 milioni, 800 mila euro previste poi dalle contravvenzioni contro 1,5 milioni dell’anno precedente. E per VUS le spese da versare saranno più di 4 milioni.

Il consigliere Campagnani ricorda la sua domanda alla quale non si era risposto e il sindaco risponde che le frazioni sono le stesse invariate dal 2009.

Bernelli chiede notizie sugli importi di 103 mila euro circa accantonati per la rotatoria di via Pietro Conti. Cintioli risponde che 50 mila euro sono accantonati e i restanti verranno da un mutuo, ma le opere sono completamente finanziate.

Viene disposta una sospensione e convocata nell'immediato una riunione dei capigruppo. Il tema della – separata – riunione dei capigruppo è l’emendamento del consigliere Hanke diretto a ridurre le spese dei gruppi consiliari (che ammontano a circa 1400 euro l’anno per ogni gruppo per spese di comunicazione, manifesti etc.). Il consigliere Hanke ha presentato l’emendamento autonomamente, fuori da indicazioni di partito del PDL, che nel complesso infatti si dichiara contrario. Anche altri capigruppo dei vari partiti / movimenti cercano di valutare l’opportunità di rivedere l’emendamento, chiedendo ad Hanke di ritirarlo e/o ridurne la richiesta. Alcuni fanno presente che diversi consiglieri, qui in comune, hanno rinunciato a benefit e spese, e versano i gettoni al loro partito. Le spese sono infinitamente minori che in Regione o in Parlamento dove i politici hanno lauti stipendi, si tratta come di una goccia nel mare. In generale i consiglieri dei partiti dicono che le spese per i gruppi rappresentano un fattore importante per la democrazia assicurando la informazione per i cittadini a mezzo manifesti etc (si tratta di somme destinate ad iniziative infatti). Il sottoscritto consigliere Parente si dichiara da parte sua a favore dell’emendamento ed anzi, se revisionabile nelle cifre, chiede che le somme siano portate a zero (o un euro simbolico visto che le somme – gli si obietta – sono previste per legge); ricorda quindi come il movimento 5 stelle nazionale abbia rinunciato in toto ai rimborsi elettorali e sostenuto, da ultimo, la campagna elettorale per il comune di Milano – ad esempio – con poche migliaia di euro a fronte delle spese milionarie di Pisapia e/o Moratti (peraltro il movimento 5 stelle e Beppe Grillo sono in procinto di promuovere un referendum per l’abolizione dei finanziamenti ai partiti); comunica in ogni caso di rinunciare, come gruppo consiliare 5 stelle, qualunque esito abbia la votazione sull'emendamento, ai rimborsi spese previsti per il gruppo consiliare (in linea con le decisioni del movimento nazionale).

Riprende il consiglio alle 19.25 ma solo per essere rinviata la seduta a domani 31 maggio.

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