Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato a maggioranza (7 i voti contrari delle opposizioni) il rendiconto di bilancio relativo all’esercizio finanziario 2023, chiuso con un risultato di amministrazione pari a 24.863.074 euro e un avanzo libero pari a 3.414.351 euro, che sarà a disposizione dell’amministrazione comunale per il 2024.
Nel 2023 l’avanzo libero proveniente dal rendiconto di bilancio 2022 (che fu di 2.885.911 euro) è stato interamente applicato, in particolare per cofinanziare investimenti che necessitavano di risorse aggiuntive per essere completati, fra i quali quelli per l’edilizia scolastica (primarie di San Filippo, Userna, La Tina, Trestina, Montedoro, asilo nido di Trestina) e lo sport (spogliatori Madonna del Latte), ma anche per sostenere spese di allestimento delle strutture comunali, reperite per ospitare gli allievi delle scuole interessate dai cantieri del PNRR, e per la manutenzione di vasca esterna della piscina comunale e impianti di pubblica illuminazione.
Le risorse disponibili sono servite anche per gestire l’impennata dei prezzi riverberata sulla gestione ordinaria, compresi quelli per le forniture energetiche, con incrementi comunque meno marcati del 2022. Tra gli impegni di competenza, pari a 10.756.364 euro e impegni assunti o imputati al 2024 per 26.614.037 euro, le spese in conto capitale hanno sviluppato una mole complessiva di investimenti per oltre 37 milioni di euro, circa 16 milioni in più dell’anno precedente, dovuti in particolare agli interventi legati al PNRR.
Nell’anno appena trascorso si sono registrate entrate complessive pari a 131.194.735 euro e uscite pari a 124.710.770 euro. Con il recupero dell’evasione tributaria sono state incamerate risorse complessive per 2.388.000 euro, tra cui 1.557.000 euro per l’Imu e 477.000 euro per la Tari. Il debito residuo si è attestato nel 2023 a 26.925.000 euro, in crescita rispetto al 2022.
Le spese correnti complessive sono state pari a 40 milioni, con un incremento rispetto all’anno precedente di 742.000 euro, per effetto dei rincari che hanno contraddistinto il 2023. Il rapporto tra costi e proventi dei servizi a domanda individuale ha evidenziato nel 2023 come il Comune abbia investito quasi 4 milioni per assicurare il funzionamento di asili nido, ristorazione e trasporto scolastici, scuola di musica, musei e pinacoteca, strutture residenziali, a fronte di una copertura complessiva garantita dalle entrate per questi servizi di circa la metà dell’esborso.