La situazione di Sogepu – attuale e passata – è tornata ancora una volta all’attenzione del Consiglio comunale di Città di Castello, riunitosi giovedì sera (21 novembre) con una seduta pubblica aperta, che ha affrontato più le varie questioni gestionali che non le recenti vicende giudiziarie riguardanti l’ex amministratore unico Goracci (presente anch’esso in Sala).
Durante l’assise – richiesta da Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) e convocata dall’amministrazione comunale – il sindaco Luca Secondi, l’ex primo cittadino Luciano Bacchetta e i consiglieri di maggioranza hanno fin dall’inizio difeso la legittimità delle scelte politiche compiute per la partecipata tifernate e – nell’ambito della gara dell’Auri – per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria, chiarendo che “i lavoratori dell’azienda non corrono alcun rischio”. E stata poi ricordata l’importanza della stabilizzazione di numerosi addetti interinali e il valore di bilanci sempre chiusi in utile negli ultimi 10 anni, con dividendi assegnati ai soci.
La minoranza ha invece chiesto un’assunzione di responsabilità pubblica, parlando di “decisioni politiche che hanno determinato le difficoltà gestionali attuali di Sogepu“, dalla nomina dell’amministratore unico, all’erogazione di contributi, fino alle consulenze, esprimendo al contrario “forte preoccupazione per il futuro di azienda e lavoratori”. I consiglieri di opposizione hanno anche ribadito le perplessità per la ripartizione delle quote societarie di Sogeco a vantaggio del privato (Ece 51%, Sogepu 49%)e per il futuro della discarica di Belladanza di nuovo quasi colma. Arcaleni ha chiesto infine al Comune tifernate e agli altri Enti soci di “costituirsi parte civile nel momento in cui si aprirà il processo sulla vicenda giudiziaria in atto”.
A nome del Cda il presidente di Sogepu Vittorio Betti ha rassicurato sull’appalto per la gestione dei rifiuti in Alta Umbria affidato a Sogeco per i prossimi 15 anni, che al momento “non corre rischi derivanti né dalla vicenda giudiziaria che interessa Sogeco, né dal tentativo di rimettere in discussione l’affidamento della gara Auri da parte della seconda classificata Diodoro Ecologia”.
Gli amministratori degli altri Comuni del comprensorio soci di Sogepu – rappresentati dai sindaci di Citerna e Monte Santa Maria Tiberina, Enea Paladino e Letizia Michelini – hanno difeso la correttezza del proprio operato e chiesto al Cda di adottare tutte le azioni necessarie a mettere in sicurezza proprio l’appalto per la gestione rifiuti e garantire la piena consapevolezza dei soci sulle vicende aziendali, ribadendo l’importanza degli investimenti sostenuti da Sogepu e la soddisfazione per i servizi erogati, con l’auspicio di un miglioramento dei costi.
La Rappresentanza Sindacale Aziendale di Sogepu ha invece richiamato l’attenzione sulle preoccupazioni per un’esposizione finanziaria della società mai rappresentata in passato e sulla necessità di investimenti su un parco mezzi ormai vetusto e osbsoleto, fondamentale per migliorare la qualità dei servizi attuale e superare le difficoltà operative degli addetti – “la cui realtà precaria è fatta anche di indennità mancate e turni più pesanti”, ma anche sugli intensi conferimenti di rifiuti a Belladanza. L’auspicio è stato che,” nell’interesse di tutti, l’aggiudicazione della gara Auri possa portare presto i benefici tanto attesi”.