C’erano tutti stamani (ieri per chi legge) alla consegna del Premio Nuova Spoleto 2011, l’ambito riconoscimento che aveva avuto una battuta di arresto dopo la scomparsa del compianto Saverio Barbati. Grazie al presidente della Fondazione Carispo, Dario Pompili, all’ideatore del Premio, Lanfranco Fittuccia, e alla caparbietà di Fabrizio Luchetti, il Premio è tornato ai fasti di un tempo. Alla cerimonia di oggi, presentata da Floriana Rignanese, erano presenti il sindaco Benedetti, la governatrice Marini, il presidente del consiglio comunale Cristofori e molte altre autorità. In prima fila i vertici della Carispo. La targa è andata così al direttore artistico del festival Giorgio Ferrara, al maestro Steven Mercurio, alla critica cinematografica Irene Bignardi, alla Fondazione Carla Fendi, alla splendida Serena Autieri, a Michele Placido e alla cantante e discografica Caterina Caselli (assente per un infortunio, ha ritirato per lei il Premio il vicepresidente della Cassa Gianni Conti). Tre i momenti più significativi raccontati da alcuni protagonisti della giornata. Come Steven Mercurio: “dopo la morte del Maestro Menotti ho avuto un vuoto anche perché non lo avevo ringraziato abbastanza per ciò che aveva fatto. Aver diretto qui il Concerto del 7 luglio è stato il mio ‘grazie’ a lui e a tutti gli spoletini. Se siamo qui è grazie a Menotti”. Emozionata Carla Fendi, al suo secondo Premio (il primo lo ritirò anni orsono per i suoi meriti ne campo della moda) che ha voluto dedicare al marito, Candido Speroni (guarda la videointervista). Se Serena Autieri è ormai divenuta spoletina d’adozione (ha sposato Enrico Griselli), Michele Placido si sente un po’ di casa. “41 anni fa, proprio a Spoleto, ci conoscemmo con Ferrara: io ero un attore dell’Orlando Furioso, lui l’aiuto regista di Visconti: Dopo tanto tempo ci ritroviamo qui a ritirare questo Premio….Spoleto ci ha portato tanta fortuna, grazie Spoleto!”.
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