Si è svolta oggi (23 marzo), a palazzo dei Priori, la cerimonia di consegna del Baiocco d’oro del Comune di Perugia al Cavaliere del Lavoro Antonio Campanile.
Ad accogliere il presidente della Saci Industrie spa di Ponte San Giovanni c’erano il sindaco Andrea Romizi e l’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli. Presenti, tra gli altri, anche familiari e amici dell’imprenditore, il vicedirettore di Confindustria Umbria Luca Angelini e l’ex presidente Mario Fagotti, alcuni consiglieri comunali e il presidente della Pro Ponte Antonello Palmerini.
L’assessore Bertinelli, che ha promosso l’iniziativa, ha ricordato che “Antonio Campanile è un imprenditore illuminato di terza generazione, che sta crescendo la quarta“, rappresentata dai figli Filippo, Alessandro e Lorenzo. La sua azienda è “un modello non solo per i numeri in termini di addetti e fatturato, ma anche per la ricerca di una sostenibilità ad ampio spettro. Siamo di fronte ad un’attività imprenditoriale in cui il business non è mai scisso dai rapporti umani e dal riconoscimento di valori che si tramandano di padre in figlio anche tra i dipendenti. Campanile, inoltre, ha sempre manifestato straordinaria sensibilità per le esigenze del territorio, intervenendo per valorizzarlo anche attraverso il progetto Art Bonus e durante il difficile periodo della pandemia”.
“Ho subito condiviso la richiesta di attribuire una delle più importanti onorificenze della città di Perugia a un uomo come Antonio Campanile, esempio di come si possano raggiungere importanti traguardi professionali e diventare un sicuro riferimento per una comunità mantenendo un saldo legame con il territorio e con la sua cultura”, ha detto invece il sindaco Romizi.
Tra le motivazioni alla base del conferimento del Baiocco d’oro, le “indiscusse capacità imprenditoriali” con cui Campanile ha guidato la Saci, rendendola una realtà produttiva e commerciale apprezzata a livello nazionale ed europeo. A ciò si aggiunge “l’impegno per lo sviluppo del territorio”, esplicato a vari livelli. Come ricordato da Romizi, “Campanile ha ricoperto importanti incarichi istituzionali, come quello di presidente di Confindustria Umbria”, e “ha dimostrato attenzione alla comunità e ai giovani, in particolare offrendo opportunità di alternanza scuola lavoro a studenti di istituti tecnici di città e regione, sostenendo associazioni sportive giovanili”.
Il conferimento del Baiocco d’oro è motivato anche dal contributo dato al sistema sanitario e di Protezione civile durante l’emergenza da Covid-19, senza dimenticare che, da mecenate, l’imprenditore ha consentito il recupero, attraverso Art Bonus, della Fonte dei Tintori, uno dei simboli della città, la realizzazione di una mostra sulla pittura rinascimentale alla Galleria Nazionale dell’Umbria e il restauro di alcune opere pittoriche di rilievo.
Antonio Campanile ha detto di considerare il riconoscimento ricevuto dall’amministrazione comunale come “un premio per l’azienda di cui sono parte, per chi mi ha preceduto e per chi ha collaborato con me rendendo possibile il successo del Gruppo”.