Consegnati ufficialmente nella giornata di ieri, giovedì 30 novembre, alla Ma.Co.Ri srl di Roma, i lavori di demolizione e ricostruzione della Scuola per l’Infanzia “Collodi” di Sferracavallo.
Il verbale di consegna è stato sottoscritto alla presenza del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e dell’assessore all’Istruzione e al Bilancio della Regione Umbria, Paola Agabiti.
Secondo il cronoprogramma dell’intervento, finanziato dalla Regione Umbria con fondi Pnrr per un importo di 1.553.011,77 euro, il cantiere durerà 463 giorni e il termine dei lavori è previsto a marzo 2025.
“C’è grande soddisfazione – ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – perché in un anno e mezzo dalla chiusura della scuola per inagibilità siamo riusciti a reperire i finanziamenti, definire la progettazione e a consegnare i lavori per un intervento che restituirà la scuola alla frazione di Sferracavallo in tempi brevi, per l’inizio dell’anno scolastico 2025. Era un obiettivo che ci eravamo dati nel momento in cui ci siamo trovati ad affrontare le problematiche di questo edificio, che aveva bisogno continuo di interventi e manutenzioni. Abbiamo compiuto verifiche e studi approfonditi sulla struttura, dai quali era emersa la necessità di demolirla e costruirne una nuova. Quel lavoro così attento ed efficace ci ha portato a questo momento per noi molto importante, ma soprattutto importante per Sferracavallo e la città di Orvieto. Stiamo lavorando, infatti, per mantenere le frazioni vive, garantire e migliorare quei servizi che contribuiscono a mantenere alta la qualità della vita e a fare della nostra città un luogo dove vivere“.
“Devo congratularmi con l’Amministrazione comunale di Orvieto e con il sindaco Tardani – ha aggiunto l’assessore regionale all’Istruzione e al Bilancio, Paola Agabiti – per la velocità con cui è riuscita a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per mantenere un’istituzione pedagogica fondamentale per il territorio di Orvieto, per la frazione di Sferracavallo. La scuola è fondamentale, è il primo presidio di civiltà, di educazione, di crescita e di umanità. Come istituzioni abbiamo il dovere di garantire ai bambini e alle nuove generazioni di poter contare su strutture di questo tipo.
“Questa scuola, come molte altre, è stata finanziata grazie ai fondi Pnrr; continueremo a sostenere i sindaci e tutte le comunità che hanno necessità di riqualificare ambienti scolastici“.
“Salvaguarderemo una piccola parte che non manifesta problemi strutturali“, ha spiegato infine il direttore dei lavori, l’architetto Daniele Conticchio. “Poi andremo a demolire il resto del complesso per realizzare una scuola che avrà un impatto minimo dal punto di vista paesaggistico. Il progetto è strutturato per avere una facile integrazione all’interno dell’area senza modificare la conformazione planimetrica e volumetrica rispetto allo stato attuale. L’impronta che vogliamo dare è quella di una scuola inclusiva con ambienti fluidi tra loro e con arredi e partizioni mobili che potranno permettere di definire ambienti volta per volta diversi per le varie attività ed esigenze. L’intervento prevederà anche attenzione alla sostenibilità con impianti fotovoltaici e illuminazione a led. Questo complesso avrà inoltre la caratteristica di garantire una grossa integrazione tra spazi interni e spazi esterni perché tutti gli ambienti saranno collegati con il giardino dove i bambini potranno svolgere anche attività didattica”.