Violentata, in un vicolo di corso Garibaldi a Perugia, dopo aver bevuto un drink insieme. La giovane studentessa universitaria che assistita dall’avvocato La ragazza, assistita dall’avvocato Pietro Giovannini, ha denunciato in Questura la violenza che sarebbe avvenuta nei giorni scorsi, ha raccontato che i due si erano conosciuti su Tinder, popolare sito di incontri.
Quindi si erano dati appuntamento a Perugia, in un locale della zona di piazza Grimana, dove hanno bevuto un drink e parlato.
Prima di riaccompagnarla a casa, il ragazzo, un coetaneo, l’avrebbe improvvisamente costretta con la forza a entrare in un vicolo buio, una traversa di corso Garibaldi, per consumare la violenza contro un muro. La ragazza ha detto ai poliziotti di aver manifestato il proprio rifiuto, ma di non essersi sentita lucida al punto da potersi opporre alla violenza. Ipotizzando che nel drink possa essere stata messa dal giovane la droga dello stupro, approfittando di un attimo di distrazione.
Il ragazzo poi avrebbe accompagnato con la sua auto la studentessa fin sotto casa, per poi andarsene.
Soltanto dopo qualche giorno la ragazza ha avuto il coraggio di raccontare alle amiche quanto avvenuto. Loro l’hanno convinta a raccontare il fatto ai genitori, con il padre che l’ha raggiunta e accompagna in polizia per presentare formale denuncia.
La polizia sta effettuando indagini per trovare riscontro a quanto denunciato dalla giovane. Sono state anche visionate le immagini delle telecamere di sorveglianza poste lungo il tragitto che i due giovani avrebbero effettuato. E per dare un nome al ragazzo, che su Tinder ha un profilo falso. Gli inquirenti hanno acquisito la chat tra i due giovani.