MIchelini: solo una ventina di circoli in quattro Comuni non hanno organizzato autonomamente il voto | L'appello di Bori e dei candidati rimasti
Congresso Pd, la Commissione valuta positivamente la partecipazione dei Circoli e in attesa del pronunciamento dei prefetti dà il via libera al voto secondo le regole anti Covid.
“La partecipazione al congresso è ampia – spiega la presidente della commissione per il congresso del Partito democratico Letizia Michelini – con nuovi circoli che aderiscono ogni giorno e diversi che hanno già programmato i dibattiti a distanza e la votazione scaglionata ai seggi. Sono poche le realtà che hanno deciso di non organizzare in autonomia il voto, si tratta di meno di 20 circoli concentrati in quattro comuni. Anche a tutela dei singoli iscritti, tali congressi saranno organizzati dalla commissione per congresso con il meccanismo della surroga”.
Covid, si attende l’ok dei prefetti
“Rimaniamo in attesa della comunicazione dei prefetti di Perugia e Terni su eventuali specifiche indicazioni per il momento del voto – aggiunge Michelini – sapendo che da questa difficilmente deriveranno ostacoli, essendo in corso in tutta Italia rinnovo di cariche di associazioni, sindacati, organi professionali. Lo stesso Pd ha svolto, con il meccanismo della discussione online e voto scaglionato in presenza, diversi congressi in altre regioni. Terminata questa fase – conclude – i nuovi vertici del partito dovranno aprire una nuova stagione di dialogo e partecipazione, garantendo sempre un partito inclusivo e plurale: tutti i volontari impegnati in queste settimane di aprile desiderano questo”.
In questa occasione sarà eletto il segretario regionale del Pd Umbria, i due segretari provinciali e – in alcuni casi – i segretari comunali e di circolo.
L’invito dei candidati rimasti
Intanto l’unico candidato rimasto per la Segreteria provinciale, Tommaso Bori, insieme ai candidati provinciali di Perugia, Camilla Laureti, e Terni, Fabrizio Bellini, spingono perché il partito abbia le energia per risollevarsi.
“Per troppo tempo – scrivono in una nota unitaria – è rimasto schiacciato dal peso dei personalismi, degli antagonismi e delle contrapposizioni tra correnti, che lo hanno reso negli ultimi anni un partito immobile, delegittimato e a tratti inservibile. La vera scommessa è quella di gettare alle spalle gli errori del passato, ma non la storia e i valori democratici, per ripartire su basi nuove, e da chi ha voglia di impegnarsi davvero in un duro lavoro di ricostruzione che costerà molto fatica e nessun privilegio”.
Oltre “le polemiche e gli attacchi personali”
Parole pronunciate quando “non si è ancora spenta l’eco delle polemiche, degli attacchi scomposti portati sul piano personale, degli sgambetti strumentali e delle capziosità”. E ciò nonostante, invitano a “guardare oltre, verso un nuovo orizzonte condiviso e plurale, di cui saremo garanti, insieme a tutti coloro che sentono di fare parte di questa comunità politica, che credono che serva anteporre l’interesse collettivo a quello particolare, e si apprestano a celebrare un congresso che ha il valore di un nuovo inizio”.
L’obiettivo, attraverso il Congresso, è “una rinascita democratica, dopo oltre due anni di commissariamenti, per restituire dignità ad un partito che deve essere messo nelle condizioni di tornare a svolgere il proprio ruolo nella società umbra che oggi ne ha un gran bisogno”.
Organizzazione funzionale agli obiettivi da perseguire
Un Congresso per dare “un’organizzazione funzionale ad un progetto e degli obiettivi da perseguire nel futuro”.
“Ci apprestiamo a farlo – scrivono Bori, Laureti e Bellini – coscienti dell’urgenza di tornare a confrontarsi democraticamente, nel pieno rispetto delle regole che la situazione emergenziale ci impone, evitando il rischio di perpetuare errori che ci hanno portato a numerose sconfitte. In questo tempo difficile, serve una forza responsabile, rappresentata da persone equilibrate e responsabili, aperte al dialogo e disponibili a mettersi a disposizione di un progetto senza chiedere nulla in cambio”.