Pd, non un Congresso ingessato e predefinito, magari con un candidato che abbia già la segreteria regionale in tasca. Ma un Congresso che un confronto dialettico vero, un momento di riflessione e di programmazione sul futuro del Partito democratico e dell’Umbria.
Un gruppo di iscritti e iscritte al Partito Democratico dell’Umbria ha scritto una lettera alla Commissione regionale per il Congresso, che si svolgerà nel mese di ottobre.
I primi firmatari della lettera sono: Rita Zampolini, Alessandro Perugini, Mohan Testi, Renzo Campanella, Carlo Perugini, Fabrizio Bracco, Fiorella Giacalone, Franca Rossi, Irene Falcinelli, Pietro Pergolari, Viviana Sonno, Tiziana Stefani, Alvaro Bucci, Carla Carloni, Leonardo Favilli, Sergio Palini, Eolo Fuso, Flavia Baldassarri, Federico Manali, Giorgia Azzarelli, Luca Gammaitoni, Joseph Flagiello, Francesca Olivieri.
Questi iscritti chiedono di “preparare un percorso per un Congresso per tesi che, a partire da una preliminare riflessione profonda e autocritica, indispensabile dopo le ultime sconfitte elettorali, ridefinisca l’identità del Pd regionale con una veste innovata e per elaborare un nuovo progetto per l’Umbria, aperto e partecipato, che ricostruisca la sintonia con la società regionale in base a valori di giustizia sociale, di libertà e solidarietà, di emancipazione umana universale, di sviluppo equo e sostenibile che costituiscono le sue radici”.
Si teme che un confronto sui nomi possa rappresentare o un percorso predefinito che non favorisca il dibattito, nel caso di un candidato unico. Oppure, uno scontro tra fazioni, come quelli che hanno lacerato il partito, poi commissariato dopo lo scandalo Sanitopoli.
I nomi che continuano a circolare sono quelli del sindaco di Narni, De Rebotti. E del primo cittadino di Gualdo Tadino, Presciutti, il più critico, un anno fa, di fronte alle modalità del commissariamento dopo l’arresto di Bocci. Ma movimenti ci sono anche nella zona del Trasimeno.
“Cominciare dai nomi dei candidati, come già sembra accadere in questi giorni – si legge nella lettera – si rivelerebbe come sovente accaduto in passato una mera conta tra schieramenti preesistenti e sclerotizzati, e mostrerebbe nuovamente la sostanziale autoreferenzialità del Pd regionale”.
In questo quadro e con queste finalità i sottoscrittori della lettera propongono con forza di riprendere la due giorni di incontri denominata “L’Umbria delle idee” che, con il supporto della Fondazione Costituente del Pd nazionale, era stata programmata per la fine dello scorso febbraio ma poi sospesa a causa dell’emergenza Covid-19.
L’appuntamento era stato preparato e strutturato attraverso 7 laboratori tematici e confronti anche in plenaria, con il pieno e convinto coinvolgimento di competenze e soggettività del campo progressista, secondo il metodo e gli approdi che nella tre giorni nazionale “Tutta un’altra storia”, tenutasi a Bologna dal 15 al 17 novembre 2019, avevano convinto ed entusiasmato moltissimi iscritti e iscritte del Pd e tante persone che comunque si collocano nel campo progressista.
Con l’invito a scrivere, per saperne di più e condividere le idee, all’indirizzo umbriadelleidee@gmail.com.