Chiariti una volta per tutte chi sono i congiunti (non solo fidanzati ma anche figli di cugini). Così come se si possano o meno fare passeggiate. Ma anche per quali motivi ci si può spostare. Sono state pubblicate sul sito del Governo le attese Faq dopo il Dpcm del 26 aprile. Con i chiarimenti su quello che si potrà fare o meno da lunedì 4 maggio e fino al 17. L’avvio cioè della Fase 2.
Tra le Faq del Governo (le “domande frequenti”) viene in primis ricordato cosa è possibile fare di nuovo rispetto ad ora a partire dal 4 maggio. Tra queste appunto le visite ai propri congiunti che vivono nella stessa Regione e la riapertura di parchi e giardini pubblici. Sempre nel rispetto della distanza di sicurezza e salvo diverse ordinanze da parte dei Comuni. Diventa obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico (quali mezzi di trasporto pubblico ed esercizi commerciali).
Il nuovo Dpcm sancisce anche l’obbligo di rimanere all’interno della propria abitazione per tutti coloro che presentano sintomi legati a sindromi respiratorie e una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Sempre dal 4 maggio, si può tornare a effettuare l’attività motoria e quella sportiva, individualmente, anche distanti da casa. Altra importante novità riguarda la possibilità di svolgere i funerali, con un numero di partecipanti massimo fissato in 15 persone, indossando le mascherine protettive e possibilmente all’aperto. Il Dpcm, sempre a partire dal 4 maggio, consente la ristorazione da asporto per bar, ristoranti e simili, che si va ad aggiungere all’attività di consegna a domicilio già ammessa. Ripartono diverse attività produttive e industriali, le attività per il settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso ad essi correlati, con l’obbligo di rispetto delle regole vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.
Sì dunque agli spostamenti per trovare i parenti ma anche fidanzati stabili (che figurano nelle motivazioni “di necessità”). “E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio” si legge nelle Faq pubblicate dal Governo. Vietati comunque gli assembramenti, va mantenuta la distanza di almeno 1 metro e c’è l’obbligo di indossare mascherine. Nessun chiarimento sulla presenza in auto di più persone dello stesso nucleo familiare, né sulla possibilità di fermarsi a pranzo o cena dai propri parenti (su cui comunque sarebbe ben difficile vigilare). Se non, appunto, la regola generale di limitare gli incontri.
“L’ambito cui può riferirsi la dizione ‘congiunti’ – spiegano le Faq del Governo – può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile. Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i ‘congiunti’ cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Un chiarimento molto richiesto riguarda la possibilità di andare al cimitero. Molti Comuni hanno disposto la loro chiusura, altri li hanno lasciati aperti ma andarvi non era tra le attività consentite finora. E l’Anci Umbria nelle ultime ore si era attivata per chiedere un chiarimento e reintrodurre tale possibilità. Ora a dare il via libera ci sono le Faq del Governo.
“E’ consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura”.
Si può uscire di casa solo per andare al lavoro, per motivi di salute o di necessità (tra cui visitare i congiunti) o per attività sportiva o motoria all’aperto. “Pertanto, – viene spiegato – le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati”. Ok dunque a passeggiate se servono per andare in uno dei negozi aperti o se sono intese come attività motoria o sportiva.
“Resta inteso – viene precisato – che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite”. Rimane l’obbligo della distanza di almeno 1 metro tra le persone.
Come già chiarito dal Dpcm 26 aprile, “è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse“. Ma chi si sposta da una regione ad un’altra, poi però non potrà fare l’inverso. “Una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova”. A meno che non ci siano condizioni di assoluta urgenza, motivi lavorativi o di salute, come avviene già ora.
Si può accompagnare il proprio figlio minore al parco, mentre le aree attrezzate per bambini rimangono chiuse, come già scritto del Dpcm.
“L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”. Ma tali aree verdi possono rimanere comunque chiuse su ordinanza del sindaco.
“L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi” sanciscono le Faq del Governo. “A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività”. Si potrà andare fuori comune, ma non fuori regione.
Si può andare anche in bicicletta. Sia per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. Oltre che per svolgere attività motoria. Sempre rispettando la distanza di sicurezza.
Nessun chiarimento dalle Faq del Governo, invece, sulla pesca sportiva. Che è considerata disciplina sportiva individuale e quindi ammessa.