di Fabio Muzzi
Cinque anni fa Pawel Lozinski, vittima dell’omicidio a colpi di cacciavite, ebbe una relazione con una ragazza folignate, attualmente fidanzata con il killer di via Saffi a Foligno, Useini Radzi.
Questa sarebbe, dalla confessione dell’omicida, la motivazione alla base della furia assassina che ha spinto Radzi a ferire mortalmente Lozinski a colpi di cacciavite. Oltre alla motivazione di carattere passionale, a scatenare l’ira di Radzi, avrebbe giocato un ruolo importante anche la droga appena assunta proprio in compagnia della vittima.
L’assunzione di droga sarebbe anche la spiegazione del facile arresto dell’omicida: vittima e carnefice, infatti, si sarebbero chiusi a chiave dall’interno nell’officina ciclistica di recente inaugurata dal primo per drogarsi indisturbati; tuttavia, in seguito, a delitto compiuto, l’assassino non sarebbe stato in grado di trovare le chiavi con cui Lozinski aveva chiuso la porta, cosicchè i Carabinieri di Foligno, hanno trovato Radzi, intrappolato come “un topo in gabbia”.
Per confermare la causa del decesso, si attende comunque l’esito dell’autopsia.
Confessioni di un killer sentimentale. I particolari dell’omicidio a colpi di cacciavite
Ven, 07/09/2012 - 08:40