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“Confesercenti” chiede proroga per bando Centro Commerciale Naturale

Parte il countdown. Mancano quattro giorni alla scadenza del bando pubblico per la concessione di contributi per le imprese commerciali, artigianali e che esercitano l’attività di proiezione cinematografica costituite in Centri Commerciali Naturali innovativi e stabili nelle aree dei centri storici.

Sono passati 10 giorni dalla presentazione della candidatura di Confesercenti al bando del Centro Commerciale Naturale e questa mattina, alle ore 11 presso la ‘Saletta del Caffè’ del Bar Morandi (piazza Europa 4), Italo Federici – Presidente Regionale Confesercenti  – insieme a Lino Busà –  Direttore Nazionale Confesercenti –  ha voluto chiarire alcuni aspetti riguardanti il progetto Centro Commerciale Naturale.

Dopo la conferenza della presentazione del 1° Aprile di Confesercenti, Francesco Shu – Presidente del consorzio “Terni in Centro” – contattato da TO, ha fatto luce sulla questione della diffida di Confesercenti dal consorzio. Facendo un passo indietro, Confesercenti aveva presentato il proprio progetto denominato “Terni in Centro”, nulla di assurdo se non fosse per il fatto che il logo è sia nome del consorzio supportato da Confcommercio, CNA e Confartigianato, che del progetto presentato dalla stessa Confesercenti. Oggi dunque, a distanza di poco più di una settimana, questo potrebbe essere il motivo della diffida da parte del consorzio nei confronti di Confesercenti.

“La questione scatenata durante questa settimana ci ha creato dispiaceri. – dichiara Lino Busà Chiediamo una proroga di tre settimane, dopo il 15 Aprile, data di scadenza del bando pubblico, per via delle tempistiche ristrette. In questo modo cercheremo di fare del nostro meglio per trovare una soluzione al fine di entrare nel consorzio. Vogliamo lanciare un appello: indipendentemente dalla proroga di natura tecnica, deve prevalere un senso di responsabilità nei confronti dei commercianti e delle imprese. In questi giorni abbiamo cercato di tornare insieme, ma non c’è stata data risposta”.

“Avevo inviato una lettera alle Associazioni in cui chiedevo un incontro tra i Presidenti – afferma Italo Federicinon ho ricevuto nessuna risposta e dunque non c’è stato nessun incontro. Ho soltato ricevuto una telefonata di Francesco Shu, ma non siamo arrivati a una soluzione finale. Noi pensiamo che sia meglio arrivare ad un punto comune, ossia quello di tutelare l’interesse della città e i commercianti stessi. Avremmo comunque preferito che i dirigenti del consorzio non avessero aderito ad altre imprese che partecipano al bando – conclude Federici – piuttosto preferivamo fosse un semplice commerciante”.