CONFERENZA PROGRAMMATICA SULLE DIPEDENZE A FOLIGNO - Tuttoggi.info

CONFERENZA PROGRAMMATICA SULLE DIPEDENZE A FOLIGNO

Redazione

CONFERENZA PROGRAMMATICA SULLE DIPEDENZE A FOLIGNO

Dom, 09/12/2007 - 13:52

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“Per combattere il fenomeno delle dipendenze è necessario un approccio culturale che superi le logiche stigmatizzanti, moralistiche e ideologiche, favorendo il protagonismo e l'ascolto di ogni soggetto operante nei servizi socio-sanitari e nel privato sociale”. Così il presidente della III Commissione consiliare (Affari sociali e sanità) Enzo Ronca (PD) che ha coordinato la Conferenza programmatica dello scorso 4 e 5 dicembre a Foligno sulle dipendenze, organizzata dalla direzione regionale Sanità e Servizi sociali.Per Ronca, che plaude al metodo delle Conferenze programmatiche indette dagli assessori regionali Maurizio Rosi (Sanità) e Damiano Stufara (Politiche sociali), quella di Foligno “è stata un occasione utile per una full immersion sulle diverse tipologie delle dipendenze, venute alla ribalta più o meno di recente. Le conferenze – osserva – sono utili per costruire dal basso, con l'apporto di tutti i soggetti operatori, utenti e cittadini, i nuovi Piani: Sociale e Sanitario. In questo modo, – spiega – interagendo tra loro è possibile dare risposte adeguate ad una cittadinanza sempre più cosciente dei propri diritti. Non si può, del resto, prescindere, nell'attuazione di queste politiche, dal coinvolgimento attivo di ‘stakeholders' e di soggetti che hanno acquisito una competenza e conoscenza grazie alla vicinanza, più o meno prossima, al problema stesso”. “La Commissione da me presieduta – ricorda – ha avuto modo in avvicinarsi, durante il periodo estivo, al fenomeno della dipendenza da droga con un fervente dibattito politico di tipo istituzionale, con ‘battibecchi' tra gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra sull'utilità o meno di un apposita commissione consiliare speciale per studiare un fenomeno, comunque già ricco di dati e di statistiche fornite dagli uffici competenti ed operatori di settore, ma carente di strategie condivise”. Secondo Ronca “è necessario, già nella scuola, rinforzare le azioni di ‘peer education', aumentare la condivisione di ‘best practice' attraverso percorsi formativi per arrivare ad una intercettazione dei fenomeni ancora più capillarmente. Stabilire un contatto più collaborativo con le forze dell'ordine attraverso lo scambio di informazioni, lavorando, in modo partecipato, su progetti di legalità proposti dalle varie istituzioni”. “A noi politici – spiega Ronca – spetta il recupero della gestione politica dei fenomeni sociali, attraverso il rilancio del welfare dell'accoglienza e dell'inclusione. Dobbiamo attivare una regia comune che coordini i vari interventi nei diversi settori, sovraintendendo ai processi di revisione dei modelli organizzativi e funzionali attraverso una attenta valutazione dei processi attivati e dei risultati conseguiti, con una attenzione al patrimonio scientifico e alle esperienze acquisite negli anni. Lavorare affinché il livello nazionale si caratterizzi per una condivisione di politiche socio-sanitarie nell'area delle dipendenze”.Il presidente della III Commissione racconta di essere stato “particolarmente colpito dalla rappresentazione, su base scientifica, del criminologo Giampaolo Di Loreto intervenuto alla Conferenza di Foligno che ha dimostrato, come negli Stati Uniti, in alcuni casi, leggi estremamente repressive con tolleranza zero, quindi con una forte mobilitazione delle forze dell'ordine, non hanno garantito tranquillità alla cittadinanza, come previsto, ma hanno portato addirittura verso l'aumento dei reati e non verso una riduzione del danno. Quindi – aggiunge – non occorre, come fa la destra, diffondere stereotipi stigmatizzanti o distorti, ingenerando paure ben superiori al fenomeno, ma promuovere il ruolo della politica e l'azione degli operatori per il miglioramento della qualità della comunicazione”. “Nei primi mesi del prossimo anno – assicura Ronca – lavorerò affinché il tema della dipendenza da droga, venuto prepotentemente alla ribalta specialmente con gli ultimi fatti di cronaca, sia oggetto di approfondimento della III Commissione, con iniziative di natura seminariale che possano ridare alla politica quel ruolo costruttivo che, qui, in Umbria gli appartiene”.


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