E’ grande la preoccupazione e l’esasperazione degli operatori economici di Via dei Duchi, di cui si fa interprete il presidente della Confcommercio di Spoleto Andrea Tattini: il ritrovamento del muro in opera poligonale probabilmente risalente al IV-III secolo a C. avvenuto lo scorso 2 ottobre, in occasione dei lavori di rifacimento dei sottoservizi e stradali, ha infatti provocato l’interruzione della realizzazione delle opere pubbliche. “Ancora oggi – denuncia Tattini – la zona è isolata, percorribile soltanto a piedi attraverso una pedana provvisoria e i lavori sono ancora sospesi. La viabilità bloccata e le difficoltà legate agli interventi da effettuare hanno trasformato una delle aree più importanti del centro storico della nostra città in una specie di cantiere permanente”.
Le conseguenze per le imprese dell’area sono drammatiche: “Gli operatori economici di Via Dei Duchi, ma anche tutti quelli dislocati nelle zone adiacenti – sottolinea Tattini – si vedono costretti a chiudere le proprie attività commerciali o a trasferirle in altre zone della città. A questo punto vogliamo risposte immediate e certe: vogliamo conoscere, entro una settimana, i tempi necessari per portare a compimento i lavori pubblici, vogliamo sapere come l’Amministrazione comunale intende salvaguardare la scoperta archeologica ma nel contempo anche il tessuto economico coinvolto. Occorre stabilire immediatamente un programma preciso di azioni, che coinvolgano anche gli enti preposti alla tutela storico-archeologico-architettonica, per la risoluzione, in tempi brevi e certi, della situazione venutasi a creare, ormai divenuta insostenibile sia per i commercianti che per i residenti. Bisogna fare presto, le attività commerciali rimaste non riescono più a sopravvivere ed il tessuto economico della zona via via va scomparendo. Già da anni assistiamo ad un inesorabile isolamento del centro storico, ad una moria continua di attività commerciali che non consente un’effettiva rivitalizzazione dell’area. Le imprese che già sopportano la grave crisi economica, la continua riduzione dei consumi, non possono essere penalizzate anche dal blocco della viabilità e da un’ inadeguata fruibilità del territorio: noi abbiamo a cuore le testimonianze della nostra storia, che rappresentano un patrimonio da valorizzare e di cui tutti beneficiano, ma la tutela del nostro passato non può significare la morte del nostro presente e del nostro futuro, come accade oggi per tante imprese”.