Con tutti i mezzi a disposizione gli albergatori Spoletini sono pronti a contrastare l’eventuale imposizione della tassa di soggiorno. E’ quanto afferma il Presidente Confcommercio Andrea Tattini di fronte alla delibera della Giunta comunale del Comune di Perugia che ha ritenuto di stabilire come indirizzo ed obiettivi “l’istituzione dell’imposta di soggiorno mediante concertazione con tutti i Comuni dell’Umbria, con l’obiettivo di reperire maggiori entrate”.
Gli albergatori aderenti a Federalberghi fanno sapere che l’introduzione della tassa avrebbe ripercussioni negative sui flussi turistici nella nostra città, renderebbe il territorio meno competitivo sul mercato nazionale ed internazionale. Andrebbe ad indebolire ulteriormente il settore del turismo ricettivo, spesso indicato come uno dei pochi volani rimasti per la crescita e lo sviluppo della città. Per gli operatori del settore è inaccettabile che i Comuni, a causa della mancanza di risorse decidano di rimpinguare i propri bilanci con l’introduzione di una tassa che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa del settore.
Secondo Il Presidente Andrea Tattini, per una città come Spoleto, dove l’economia è basata principalmente sul turismo, l’introduzione della tassa di soggiorno avrebbe ripercussioni negative non solo nei confronti delle attività ricettive ma anche su quelle del commercio, della ristorazione e dei servizi pubblici come trasporti, parcheggi ecc…e quindi il rischio è troppo alto. Spoleto è riconosciuta a livello internazione come città d’arte di alto valore storico e artistico. In più, negli ultimi tempi sta provando a diventare anche una città dello sport, scelta da associazioni sportive e enti nazionali come sede di meeting e manifestazioni alle quali partecipano migliaia di persone. Qualora venisse introdotta la tassa di soggiorno gli aumenti per i gruppi organizzati sarebbero elevatissimi, con il rischio che gli organizzatori decidano di scegliere altre città dove non sussiste la tassa.