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Confcommercio di Foligno chiede il rinvio del pagamento dell'IMU

La Confcommercio di Foligno lancia un accorato appello a tutte le istituzioni del comprensorio, in particolare ai sindaci: “Rinviate il pagamento dell'Imu”. La richiesta di rinviare la tassa, in scadenza lunedì, ha l'obiettivo di dare aria all'economica durante le festività natalizie. “In questo momento di forte crisi – si legge nella nota di Confocommercio – il peso dell'accisa rischia di irrigidire ulteriormente le possibilità di acquisto delle famiglie”. Aldo Amoni, presidente della Confcommercio, avanza questa richiesta accorata e spiega che i sindaci saranno convocati la prossima settimana.
La richiesta – “Chiediamo di rinviare il pagamento dell'Imu di almeno sessanta (60) giorni” dice Amoni. Il presidente di Confcommercio prosegue con le richieste: “Inoltre per quei sindaci che hanno ritenuto opportuno aumentare le aliquote di riportarle almeno per l'anno in corso a quelle di base cioè allo 0,76%, anche se hanno la facoltà di poterle diminuire fino al massimo del 0.3%(questo è quanto e stato espresso dall'Ifel Istituto per la Finanza e l'Economia Locale – fondazione studi anci- Fonte “il bilancio 2012: istruzioni per l'uso)”.
Queste richieste vengono avanzate al fine di salvare la vita di molte imprese commerciali e artigianali in quanto le vendite del periodo natalizio rappresentano per molte il 70%/80% del fatturato annuo.
Amoni si rivolge anche ai commercianti: “invitiamo tutte le imprese a rinviare il pagamento della tassa Imu in scadenza lunedì 17, anche in considerazione del fatto che l'eventuale ritardato pagamento comporterà una sanzione del 30% dell'importo non pagato riducibile (tramite ravvedimento operoso) allo 0,2% al giorno per i primi quindici (15) giorni, se invece il pagamento verrà effettuato dal 16° giorno al 30° giorno la sanzione sarà del 3%.
Si può anche pagare solo la parte di aliquota del 0,76% lasciando gli aumenti in arretrato per i giorni sopra specificati fino alla definizione, per eventuali decisioni prese con i sindaci che dovranno coinvolgere in questa operazione la presidente della regione con il fine di estendere l'operazione a tutto il territorio diventando il capofila per dare l'esempio a tutto il territorio nazionale”.
Amoni conclude con una precisazione: “Vogliamo pagare le tasse come sempre abbiamo fatto, ma le vogliamo pagare in modo equo e corretto. Questa tassa è una bastonata ingiusta sia per le imprese che per le famiglie, una tassa che in confronto con la vecchia ICI è tre volte superiore, infatti ci costa circa 26 milioni e 678 mila euro”.