Durissima nota di Confartigianato Terni nei confronti dell’amministrazione comunale di Terni, in merito all’assegnazione di un appalto da parte di Terni Reti, società controllata dal Comune e annuncia un esposto alla Prefettura e alle autorità competenti materia: “Confartigianato Terni denuncia che in data 23 luglio 2024 Terni Reti (quindi un soggetto controllato dal Comune di Terni) – si legge nella nota dell’associazione – ha assegnato al massimo ribasso l’appalto della pulizia delle proprie sedi: base d’asta 53.000,00 assegnato all’offerta di 31.005,00 euro”.
Lavoro e contratti, dubbi sull’appalto a massimo ribasso
“La clausola sociale – spiega ancora la nota di Confartigianato – prevede l’assorbimento del personale svolgente il servizio pari a tre operatori; quindi, effettuando i conteggi tecnici l’appalto è stato assegnato per un importo che non copre i minimi tabellari della retribuzione dei dipendenti riferita al CCNL del settore, figuriamoci se riesce a coprire gli altri costi inerenti il servizio (costo prodotti, ammortamento macchinari, utile d’impresa, ecc.)”.
Confartigianato “Massimo ribasso pericoloso, esposto in Prefettura”
“Il sistema del massimo ribasso se spinto all’eccesso ha questi pericoli che Confartigianato Terni continua a denunciare, ma quando è addirittura TERNI RETI (società controllata dal Comune di Terni) a procedere ad assegnazioni del tutto fuori mercato – conclude la nota – diventa impossibile difendere il tessuto locale delle imprese da fenomeni patologici come quelli evidenziati. Purtroppo, appalti assegnati con queste modalità, spesso hanno portato a interruzioni del servizio, danni e/o ritardi all’ente, opacità per quanto riguarda il rispetto delle norme, il corretto funzionamento delle imprese e il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori. Annunciando che interesseremo tutti gli organi di vigilanza e la Prefettura per le opportune verifiche, riteniamo molto grave che Terni Reti soggetto controllato dall’Ente Comunale non abbia avuto remore a percorrere una strada così rischiosa per l’economia del territorio, per i lavoratori e per i cittadini”.
Ferranti (FI) “Modalità amministrative dannose che ricordano il Pd”
“L‘attuale amministrazione si sta sempre più caratterizzando per gli annunci sfumati, le promesse non mantenute e i progetti che potrebbero essere fruttuosi per il territorio, immobilizzati dai conflitti d’interesse del sindaco – è quanto scrive in una nota Francesco Maria Ferranti, capogruppo di FI – Oltre a questo sta anche ereditando le peggiori modalità amministrative, che caratterizzarono l’ ultima giunta cittadina a guida pd, ovvero quella che condusse l’ente al fallimento contabile e al dissesto finanziario. Mi riferisco nel caso specifico all’assegnazione di appalti per la gestione di servizi pubblici al massimo ribasso, come avvenuto in questo caso dalla società controllata in house Terni Reti, per la pulizia delle proprie sedi, che sono di proprietà pubblica dei cittadini ternani. E’ notoriamente dannoso affidare appalti sotto soglia poiché non solo non viene garantita la qualità del servizio – prosegue Ferranti – ma vengono anche lesi i diritti dei lavoratori e le condizioni lavorative adeguate degli stessi, nel caso specifico non sarebbe stata rispettata neanche la norma di salvaguardia del numero dei dipendenti che al contrario dovrebbe essere vincolante. Condivido pertanto l‘iniziativa dell’associazione di categoria Confartigianato nell‘attenzionare le autorità competenti sulla situazione in oggetto, a nome del gruppo consiliare che presiedo – conclude – invece con un interrogazione chiederò al sindaco di intervenire per porre rimedio a questa scelta errata e gli chiederò di seguire con maggior puntualità le attività amministrative dei suoi nominati nelle società partecipate e nella giunta comunale. Evidenzierò al sindaco che è imbarazzante che in una città capoluogo di 110 mila abitanti chi ne dovrebbe fare le veci anziché amministrare, parli da circa 40 giorni di un tutor per elevare sanzioni in Valnerina”.