“Pur apprezzando la buona volontà del Governo, il decreto sviluppo non risponde, purtroppo come sempre, alle attese degli imprenditori che ogni giorno si battono per resistere alla crisi. Per rimettere in moto la crescita del Paese serve ben altro”.
Così si esprime – Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – dopo aver letto i provvedimenti del “DECRETO SVILUPPO” varati ieri dal Governo.
“Non basta – sottolinea Gauzzi – puntare sulle start up innovative, con un approccio, tra l’altro, molto distante dalla nostra realtà imprenditoriale, se poi in Italia continuano a non costruirsi le condizioni favorevoli perché le imprese possano svilupparsi e generare occupazione. Per offrire un futuro alle giovani generazioni occorre sicuramente facilitare la creazione d’impresa, ma è anche indispensabile dare segnali concreti alle imprese già esistenti e assicurare la continuità e la solidità del nostro tessuto produttivo”.
“In più occasioni abbiamo denunciato che il nostro Paese, in campo europeo, è quello con i maggiori ostacoli all’attività imprenditoriale. A cominciare dal macigno di adempimenti burocratici che ci costa miliardi di euro all’anno. Ma – aggiunge Gauzzi – quanto ancora dovremo aspettare perché vengano rimossi se il Governo li affronta con un Disegno di legge di semplificazione destinato ad un lungo ed incerto iter parlamentare di approvazione?”.
“La situazione economica – conclude il Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – impone scelte forti e certe e orientate alla realtà del tessuto produttivo italiano, composto per la quasi totalità dal sistema di impresa diffusa e da micro, piccole e medie imprese che, nonostante la crisi, mantengono vitale la nostra economia. Ma abbiamo bisogno di un carburante potente fatto di riforme contro la burocrazia sempre più costosa, la pressione fiscale alle stelle, le inefficienze e gli sprechi della spesa pubblica, le carenze infrastrutturali”.