Dopo un percorso accidentato scandito da ritardi, proroghe e disfunzioni, il Sistri si appresta a completare un po’ in affanno anche l’ultimo passo, quello che dovrebbe condurlo alla piena operatività prevista per il primo giugno. “Ed è corsa contro il tempo – così si esprime Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia, il quale afferma che il sistema, infatti, non sembra ancora girare a regime. La situazione più pesante si registra nel settore dei trasporti, settore in cui non si è ancora conclusa l’installazione delle black box, i dispositivi digitali che consentono di tracciare con esattezza il traffico dei rifiuti”. “Non va molto meglio con le chiavette digitali multiutente, continua Gauzzi, che abilitano le associazioni a compilare le schede per gli associati, la cui consegna sta avvenendo con una certa lentezza e che in alcuni casi non funzionano. Criticità che vanno ad aggiungersi alle altre denunciate nel tempo da Confartigianato. Una lista che i tecnici del ministero dovranno necessariamente risolvere entro il primo giugno, per evitare che il debutto ufficiale del Sistri si trasformi, per le imprese, in una Caporetto: in tale data, infatti, termina il periodo di prova e scattano le sanzioni”. Tutte le Associazioni di Categoria dell’artigianato, del commercio e dell’industria, in vista dell’appuntamento, hanno lanciato un’iniziativa che permetterà di verificare, per la prima volta, la reale funzionalità e la tenuta del sistema. L’11 maggio infatti, imprese e associazioni in possesso di chiavette USB e black box, saranno chiamate a una prova generale, un click day per valutare l’efficienza delle apparecchiature e rodare le procedure e le prassi organizzative. “Sul fronte dei costi legati al Sistri, conclude Gauzzi, pone ancora perplessità l’anticipazione dei pagamenti rispetto alla vera e propria utilizzazione del sistema. Da qui, la richiesta di Confartigianato al Ministero dell’Ambiente di diminuire ulteriormente l’entità dei contributi”.