Ok la festa ma servono risposte. Il segretariato di Confartigianato Imprese Foligno, Gianluca Tribolati, commenta l’avvenuta riapertura di tante attività, dopo due mesi di lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus. “Quella di lunedì – la premessa di Tribolati – è stata una giornata vissuta con soddisfazione ed emozione da tanti artigiani e commercianti. Perché la propria attività, per un piccolo imprenditore, non è soltanto il mezzo di sostentamento per sé e per la propria famiglia, ma è parte della sua stessa vita”.
Poi però, c’è anche l’aspetto economico da considerare: “Questi due mesi di stop hanno causato pesanti perdite per le imprese, che hanno visto continuare a girare la lancetta delle spese fisse (utenze, affitto per molti, contratti con i fornitori da rispettare, in alcuni casi anticipo degli ammortizzatori che tardano ad arrivare per i dipendenti) a fronte della totale assenza di incassi. Ora c’è da valutare l’applicazione concreta del Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, da cui ci aspettiamo risposte in grado di lenire queste difficoltà subite dagli imprenditori a causa del lockdown, compreso il ristoro delle perdite, da noi invocato”.
Altre misure, come quelle per garantire liquidità alle imprese, finora non hanno funzionato secondo le aspettative: “I soldi – spiega Tribolati – non stanno arrivando alle imprese nei tempi e nelle modalità necessarie. All’atto pratico, i nostri piccoli imprenditori che si recano in banca trovano le stesse difficoltà del passato, nonostante le garanzie dello Stato e della Regione Umbria sui prestiti richiesti. Soldi, che ricordiamo servono a far fronte a tutte le spese che non si sono fermate, ed a quelle ulteriori che gli imprenditori stanno affrontando per garantire una riapertura sicura per i propri clienti, i dipendenti e se stessi”.
A proposito delle misure con cui è consentita la riapertura, Tribolati sottolinea l’importanza dell’azione responsabilmente svolta da Confartigianato a livello nazionale e locale: “Anche grazie al contributo della nostra Associazione non sono rimaste le rigidità inizialmente previste nei protocolli Inail, che di fatto avrebbero impedito la riapertura di tante attività. Dal Dpcm del Governo e dall’Ordinanza della Regione Umbria, che appunto hanno recepito anche le indicazioni della nostra Associazione, anche in Umbria dal 18 maggio è stato possibile riaprire in sicurezza le nostre imprese. Uno sforzo che, siamo sicuri, sarà premiato dalla fiducia dei clienti”.