Terni

Confartigianato ‘dichiara guerra’ alla Giunta Latini “Impedisce sviluppo economico”

Non è la prima volta che Confartigianato Terni ‘bacchetta’ il Comune sulle politiche economiche; nel caso specifico l’associazione di categoria interviene sull’affidamento con il meccanismo del massimo ribasso il rifacimento della segnaletica stradale, lavoro di edilizia ordinaria, direttamente a tre imprese di Roma e ad una di Lecce. Confartigianato parla di “assenza di azioni positive nella direzione della promozione economica pesa enormemente sulle prospettive del territorio ed è demoralizzante constatare anche l’esistenza di azioni comunali dirette in senso contrario, cioè a deprimere le imprese locali”. Non solo. L’attacco è frontate e particolarmente incisivo. Nella nota di Confartigianato non può passare inosservata la considerazione secondo cui “tra i problemi dello sviluppo economico della città c’è anche il Comune di Terni”.

Era già successo con il parco Cardeto e Global Service

Conmfartigianato aveva già denunciato le politiche di appalto sottosoglia del Comune di Terni per il parco di Cardeto “tendenti a preferire inspiegabilmente imprese di altri territori e a distanza di pochi giorni il Comune ci ricasca”. Anche nel caso della ‘famosa’ delibera Global Service (dove in consiglio era mancato il numero legale) il Comune era stato bocciato da Confartigianato, confermando che tra l’associazione e l’esecutivo di Palazzo Spada non c’è mai stato buon feeling.

Massimo ribasso

“Questa volta il Comune procede ad affidare con il meccanismo del massimo ribasso il rifacimento della segnaletica stradale, altro lavoro di edilizia ordinaria, direttamente a tre imprese di Roma e ad una di Lecce. Quattro affidamenti diretti di minimo importo (circa 30.000,00 euro l’uno) – spiega Confartigianato – che potevano benissimo essere assegnati ad imprese ternane o umbre, nel pieno rispetto delle norme vigenti. Il massimo ribasso è un meccanismo che più volte ha dimostrato di non raggiungere gli obiettivi di contenimento effettivo dei costi, mentre la normativa consente di ricorrere ad appalti “a chilometro zero” – seguita la nota – ben più affidabili che sostengono l’economia locale e garantiscono l’utilizzo delle professionalità del territorio. E invece nulla: il Comune prosegue nelle sue politiche di privilegio di imprese esterne al territorio”.

Il Comune di Terni “è un problema” allo sviluppo della città

Torniamo a chiedere al Comune non privilegi per le imprese locali, ma nemmeno i soliti trattamenti di svantaggio ai quali ci sta abituando: non possiamo che rilevare l’evidenza che tra i problemi dello sviluppo economico del nostro territorio ci siano da annoverare anche i comportamenti del Comune di Terni.