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CONDANNATO RICCARDO SCHICCHI PER PROSTITUZIONE. “RICORRERO’ IN APPELLO”

Riccardo Schicchi, il produttore hard, è stato condannato questo pomeriggio dal Tribunale di Roma a quattro anni e sei mesi di reclusione per sfruttamento della prostituzione. La vicenda, a quanto è dato sapere, risale al 1998 quando, secondo l’accusa, Schicchi avrebbe indotto alcune donne, reclutate sotto la simulata forma di club privati, a compiere atti sessuali con clienti previo compenso in danaro. Il cellulare di Schicchi suona a vuoto. Il manager, a quanto trapela, ha mal digerito la sentenza, che lo ha visto comunque prosciolto dall’accusa di associazione a delinquere. Condannati con lui anche Giacomina Filippello, Umberto Bernasconi e Diomede Castaldo con pene dai quattro anni e mezzo ai cinque anni. I legali di Schicchi annunciano ora ricorso. La notizia è rimbalzata anche a Spoleto dove il re dell’hard sta organizzando il Festival dell’Eros insieme a Paolo Mascelloni. “Non so nulla di questa situazione – dice Mascelloni a TO® – che comunque non influenza i nostri rapporti imprenditoriali, né quelli umani. Posso assicurare che la manifestazione si terrà regolarmente. Ho saputo già di gravi affermazioni fatte da certa stampa e domani darò mandato ai miei avvocati di procedere per vie legali nei confronti di chi sta tentando di screditare il nostro evento con inevitabili ripercussioni di carattere economico….in questa città quelli che predicano bene e razzolano male si distinguono sempre”. Per oggi pomeriggio è stato confermato l'incontro fra Mascelloni, Schicchi e gli sceneggiatori della Rivista degli studenti