Trasimeno

Condanna ridotta da 20 a 16 anni per Katalin, la mamma che ha ucciso il figlio

La Corte d’Appello di Perugia ha ridotto da 20 a 16 anni di reclusione la condanna nei confronti di Erzsebet Katalin Bradacs, la mamma ungherese che a Po’ Bandino aveva ucciso con sette coltellate il figlio Alex, di appena 2 anni.

Il verdetto è arrivato dopo due ore e mezzo di camera di consiglio, in cui è stata confermata la parziale infermità di mente della donna, ma ha escluso la premeditazione nell’omicidio, avvenuto nell’ex cabina Enel della frazione di Città della Pieve. Evidenziata la delicatezza della situazione. La Corte ha infatti stabilito anche che, al termine della pena, la donna dovrà trascorrere tre anni in una clinica psichiatrica, considerando la sua parziale infermità di mente.

L’omicidio era avvenuto il primo ottobre del 2021. La donna era entrata urlando in un vicino supermercato, lasciando sopra una delle casse il corpo del piccolo, ormai privo di vita, completamente insanguinato. Agli inquirenti aveva raccontato diverse versioni sull’accaduto. La donna era arrivata dall’Ungheria con il figlio, che le autorità magiare, a seguito dei suoi problemi psichici, avevano deciso di affidare al padre, Norbert. Era stata a Roma, quindi aveva chiesto ospitalità ad un amico a Chiuso, dove aveva lavorato in passato come ballerina in un night. Il giorno prima dell’omicidio i carabinieri l’avevano fermata mentre vagava insieme al piccolo, trovandole un coltello da cucina nella borsa.