I pm Abbritti e Formisano, titolari dell’inchiesta sulla Sanitopoli perugina, intendono arrivare ad un rapido giudizio almeno su un filone delle indagini, quello relativo ai presunti concorsi pilotati. Ritenendo di aver raccolto prove a sufficienza. Ma ad ogni interrogatorio e soprattutto dal vaglio di intercettazioni e materiale sequestrato agli indagati si allarga la platea dei concorsi all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che sarebbero stati falsati.
E così nel registro degli indagati, per un altro concorso (un bando per l’assunzione di un logopedista) è finito anche il primario di Otorinolaringoiatria, Gianpietro Ricci. A cui la guardia di finanza, nel corso di una perquisizione effettuata nell’abitazione e nell’ufficio, ha sequestrato il cellulare alla ricerca di prove di illegittimi passaggi di informazioni relativi ad una selezione. L’accusa ipotizzata dai pm è abuso d’ufficio, per aver cercato di favorire l’assunzione di un logopedista.
Anche di questo concorso sarà probabilmente chiamato a dare spiegazioni l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Emilio Duca, che oggi dovrebbe nuovamente essere ascoltato dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta.