Un portale delle imprese commerciali, “Umbria Free Entry”, accessibile tramite Pc e I-Phone; un “Access Gate” dal quale entrare in centri commerciali completamente “digitalizzati”; una “vetrina umbra virtuale”, “Umbria Experience”, continuamente aggiornata dagli imprenditori, che sia capace di entrare in comunicazione e dialogare con i clienti, offrendo loro la possibilità di “acquisti esperienziali”, che contengano cioè un’esperienza ed un “genius loci” da riportare a casa con l’oggetto, il prodotto o il servizio acquistato. E per gestire tutto questo, nuove professioni, che è necessario insegnare, formazione di nuovi operatori, coordinati ed interagenti fra loro in una rete regionale integrata, siano essi addetti al monitoraggio dei tanti flussi di dati, o “nuovi antropologi” ed “etnografi del cambiamento”, o “artigiani del digitale”, o addetti alla certificazione della qualità e della tipicità dei prodotti, o nuove figure di “management”, come il “town manager”, o “cantastorie territoriali”, in grado di far rivivere le tradizioni ai tempi dell’I-Phone e dei Bloggers: tutto va bene, purché la nuova rete integrata degli operatori commerciali sappia dare il senso della “unicità esperienziale” di chi, acquistando in Umbria un oggetto, si porti a casa anche una “emozione”. Emozioni che, nell’era della “comunicazione emotiva basata sul desiderio”, vanno coerentemente “mappate” e valorizzate, per farsi competitivi in un mondo di concorrenza globale, impoverimento della classe media e standardizzazione.
Ha riassunto così il professor Sandro Formica, docente di Marketing Strategico presso la Florida International University di Miami (Usa), i risultati del “Think Tank” sul commercio, che per due giorni, su iniziativa della Regione e il Centro di Studi Superiori sul Turismo di Assisi, si è svolto a Foligno presso il complesso di Santa Caterina. “È stata una grande esperienza, che ha aperto il cuore e la mente di molti – ha commentato il professor Formica, spiegando il senso dei sette gruppi di lavoro, in cui i partecipanti hanno, attraverso la discussione, prefigurato i probabili scenari futuri del commercio in Italia e in Umbria, nel quadro della globalizzazione e dei “main trends” a livello mondiale -, un metodo che finora abbiamo in Umbria applicato al turismo, e che si è rivelato efficace anche per il settore commerciale”. “Anche perché oggi – come ha sottolineato l’assessore al turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco – la separatezza fra i diversi comparti economici non ha più ragion d’essere, e il commercio è profondamente interconnesso e integrato con altri settori produttivi, dal turismo all’artigianato artistico, dall’agricoltura all’economia dei centri storici: una nuova e complessa filiera, le cui possibilità devono essere utilizzate con l’impegno di tutti i soggetti interessati: “Cooperare – ha detto Bracco – per competere meglio. Quando le risorse sono scarse, ci vuole la creatività, bisogna ricercare e inventare”.
E a riprova di come la frase di Darwin (“Non è la specie più forte, o la più intelligente, a sopravvivere, ma quella più adatta al cambiamento”) posta a epigrafe del “Think Tank” sia stata particolarmente apprezzata, c’è il caso di un partecipante, Lucio T., macellaio: “È una frase illuminante – ha detto -, d’ora in poi la terrò appesa nella mia bottega”.