Si sono conclusi con largo anticipo rispetto ai 120 giorni previsti nel bando di gara i lavori di messa in sicurezza, cantierizzazione e svolgimento di indagini preliminari della Basilica di San Benedetto di Norcia, finanziati con fondi POR FERS 2014-2020 della Regione Umbria e diretti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria nell’ambito di apposita convenzione sottoscritta tra il Mibact e la Regione Umbria nel mese di Marzo 2019.
I lavori di quest’ultima fase hanno riguardato prevalentemente l’area della cripta, che è stata svuotata dalle macerie e messa in sicurezza, e le restanti porzioni della Basilica, abside e transetto, già libere dalle macerie ma non ancora in sicurezza.
Consegnati all’impresa aggiudicataria, D’Alessandro Restauri di Matera, il primo ottobre 2020, era stato previsto un tempo contrattuale di 120 giorni.
Nei prossimi giorni si provvederà a rimuovere l’area di cantiere in attesa dell’avvio dei lavori di ricostruzione per i quali, come noto, si è conclusa la fase di aggiudicazione del progetto, coordinata dalla Soprintendenza Speciale per le aree colpite dal Sisma 2016.
“E’ un ottimo traguardo quello che abbiamo raggiunto con così largo anticipo”, dichiara la Soprintendente Rosaria Mencarelli, dovuto sia alla competenza e organizzazione dell’impresa ma anche alle capacità tecniche dei funzionari della Soprintendenza.
“L’ingegnere Giuseppe Lacava e l’architetto Vanessa Squadroni sono due specialisti di cui siamo molto fieri” continua la Soprintendete -, “anche perché sono soli in questa ardua opera di gestione della ricostruzione del patrimonio culturale.
A conclusione di questi lavori stiamo inoltre valutando di iniziare le operazioni di messa in sicurezza e consolidamento dei significativi resti della grande tela di Filippo Napoletano raffigurante l’incontro tra S. Benedetto e Totila, re dei Goti – che era collocata sull’altare del transetto sinistro della Basilica. Se pur molto danneggiata è una importante testimonianza che dobbiamo restituire alla Basilica e alla comunità nursina”.
I lavori, complessivamente finanziati con 1.060.000,00 euro, sono stati eseguiti in tre lotti successivi per complessivi 800.000,00 euro (al netto degli oneri e dei ribassi di gara).
Sono iniziati a settembre 2019 e oggi sono già conclusi, considerando che da gennaio a maggio 2020 sono stati sospesi, prima per il blocco della convenzione tra ditta incaricata della rimozione delle macerie e Regione Umbria e poi da marzo a causa della pandemia da Covid-19.
“ Dieci mesi di lavori assai delicati e complessi, compresi i tempi amministrativi per gli affidamenti. Questa è la Pubblica Amministrazione che funziona”.