Agriumbria conferma le attese per la fiera dell’agricoltura, della zootecnia e dall’alimentazione. Tanti i motivi del successo dell’edizione 2022 che si è svolta dall’1 al 3 aprile, inaugurata alla presenza della presidente e del vicepresidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e Roberto Morroni. Molta la soddisfazione dei tanti espositori per la riuscita di un evento di tale proporzione, sono aumentati i metri quadrati di esposizione rispetto a quella pre Covid del 2019: nella sola giornata di domenica 3, stando alle prime analisi dei flussi, si sono registrati oltre 25mila visitatori. Un dato che, da solo, proietta l’edizione 2022 come quella della ripartenza per la manifestazione prima per il settore zootecnico in Italia e la più importante mostra agricola del Centro Italia. La presenza di allevatori provenienti dall’Umbria, dalla Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Campania fino alla Sicilia e Sardegna, ha significato il grande interesse per la manifestazione.
“L’edizione appena conclusa di Agriumbria, nel segnare la ripartenza della manifestazione in presenza, ha centrato in pieno i suoi obiettivi. Un grande evento e un grande meritato successo – afferma il vicepresidente della Regione e assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni – come testimoniato dal numero record di espositori e dalla notevole affluenza di visitatori. Altrettanto significativi sono stati i molteplici momenti di dibattito e di confronto dedicati ai temi centrali del comparto agricolo, agroalimentare e zootecnico, nei quali sono stati affrontati stato e prospettive dello sviluppo rurale, le dinamiche e i fermenti che caratterizzano l’attuale fase, con attenzione alla sostenibilità e all’innovazione in ogni ambito”.
“Questa 53esima edizione – rileva Morroni – ha confermato Agriumbria quale punto di riferimento per il comparto primario a livello nazionale, un appuntamento che deve fungere da stimolo per affrontare le sfide in atto e puntare alla crescita del settore con sempre maggiore entusiasmo e determinazione. In questa tre giorni fieristica abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione della forza, della qualità delle nostre produzioni che, grazie a manifestazioni come Agriumbria, possono essere promosse e valorizzate in una straordinaria vetrina delle eccellenze locali e del territorio”.
Come spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa: “Siamo contenti di quanto successo in questi tre giorni. Abbiamo accolto in fiera tantissimi addetti ai lavori, agricoltori, allevatori e famiglie. I flussi della domenica sono in linea con quelli dell’edizione record del 2019 e questo oggi, in un contesto socioeconomico incerto, è un risultato da incorniciare. Come da incorniciare sono le parole delle istituzioni nazionali e locali che riconoscono il valore di Agriumbria e dell’Umbriafiere. Sentiamo la vicinanza delle istituzioni nazionali e regionali, che ringrazio. Il centro fiere – sottolinea Bogliari – può crescere ancora e diventare hub tecnologico-commerciale per il Centro Italia. Un sincero grazie a tutti gli espositori e alle associazioni di categoria che hanno creduto nella ripartenza. Siamo di fronte ad una manifestazione che fa della nostra Umbria il centro del mondo agricolo nazionale. Un risultato – conclude – frutto del lavoro di squadra tra organizzatori, istituzioni, imprese agricole e associazioni di categoria”.
Quello di Agriumbria è un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali stakeholder e operatori italiani che trovano proprio in questo Salone il luogo principe per accordi, affari e progetti. Sono state davvero tantissime le persone, provenienti da tutte le parti d’Italia, con le presenze maggiori dal Centro Sud, che sono arrivate nel polo fieristico di Bastia Umbra sin dal primo giorno. Molti operatori, ma anche tante famiglie con bambini che, come da tradizione, hanno letteralmente invaso le corsie degli animali, quelle dei bovini soprattutto.
Di grande rilievo la presenza di studenti degli Istituti Agrari Nazionali alcuni dei quali hanno partecipato, come giudici, alle gare di valutazione delle varie razze bovine.
Come evidenziano dall’Associazione italiana allevatori: “Agriumbria si conferma una delle migliori vetrine della selezione made in Italy, soprattutto per i bovini da carne e sarà stabilmente sede di mostre nazionali, consolidando le esperienze maturate negli anni”.
Fra gli eventi salienti, la sigla del protocollo con Aia, Anacli e Anabic che sancisce Agriumbria come Polo delle carni italiane. Un accordo che rafforza ulteriormente il peso di Agriumbria nell’organizzazione di Concorsi nazionali ed esposizioni legati alla promozione delle razze italiane, con particolare attenzione alle razze bovine da carne.
L’edizione 2022, anche con i numerosi convegni organizzati dalle Associazioni agricole, ha dato un segnale di ottimismo e manifestata la voglia di reagire di un settore la cui storia, tradizioni e continua evoluzione saranno le linee guida per il loro futuro. Umbriafiere è già al lavoro per la prossima edizione, che vede già le conferme di tanti espositori.
Foto repertorio TO