Servono ancora passaggi nei gruppi dirigenti di Pd e Psi e attendere che la stessa Ferdinandi sciolga la riserva
L’attesa investitura a Vittoria Ferdinandi candidata sindaco per il centrosinistra a Perugia non c’è stata. E questo nonostante in mattinata i responsabili regionali della coalizione “Un Patto Avanti” (Pd, M5S, AVS, Civici umbri, Demos, con il Psi che non era presente al tavolo) avessero mostrato fiducia circa la possibilità di chiudere in giornata almeno la casella relativa al capoluogo regionale.
Nel corso del conclave che si è tenuto nell’ex sede del Pd, sopra al Pavone, a cui ha partecipato anche la costituenda “Formazione civica per la sanità pubblica”, i più hanno espresso apprezzamento sulla figura di Vittoria Ferdinandi. Individuandola come “una possibile candidata su cui convergere”, si legge nella nota diramata al termine della riunione. “Una possibile candidata”, dunque, non “la” candidata. Anche se, qualora questo nome saltasse, per trovarne un altro che accontenti le varie componenti di una coalizione che si è spostata molto a sinistra bisognerebbe riprendere il la giostra delle riunioni e delle relative proposte.
Il problema non è tanto legato alla figura della giovane responsabile del ristorante inclusivo “Numero Zero”, quando al modo in cui la sua candidatura è emersa. Con alcune formazioni politiche che si sono sentite a rimorchio di una scelta già presa altrove. Considerando anche che in ballo ci sono le candidature in altre delle principali città dell’Umbria, a cominciare da Foligno.
Manca il via libera formale dei gruppi dirigenti del Pd (anche se su Perugia c’è formalmente il commissario Bistocchi), dopo lo scossone dato dalle dimissioni del segretario locale Cristofori. E soprattutto del Partito socialista, che ha manifestato la propria insoddisfazione su alcuni passaggi dell’operazione, avendo preferito il nome di Belardi. Via libera già ricevuto, invece, dal Movimento 5 stelle.
“Nessuna componente della coalizione ha espresso veti o condizioni sulla figura di Vittoria Ferdinandi” si legge nella nota congiunta. In cui si sottolinea come del resto la stessa Ferdinandi non abbia ancora “sciolto la riserva” sulla sua candidatura. Dicendosi però disponibile ad incontrare congiuntamente il tavolo regionale e comunale.
Insomma, un passo avanti verso la scelta del candidato sindaco è stato fatto, ma non con l’accelerazione che qualcuno si aspettava. Questione di giorni, comunque, assicurano in ambienti del Pd.