Claudio Bianchini
Con la scusa di praticare un massaggio rilassante, compiono furti alle malcapitate vittime di turno. Una tecnica del tutto originale quanto fruttuosa, quella escogitata da due avvenenti ragazze, che due settimane fa fa hanno colpito nella zona del folignate.
Coppia di ragazze – A cadere nella loro rete, una signora residente in centro storico, che a metà pomeriggio, intorno alle 16.30 si trovava a passare nei pressi del dopolavoro ferroviario nell’area di Porta Ancona. Mentre si apprestava ad imboccare il percorso pedonale lungo il sottopassaggio di via Piave, è stata avvicinata da due signorine presumibilmente intorno ai trentacinque anni.
Beffa del centro estetico – La coppia di avvenenti ladre – stando al racconto della vittima – è spuntata praticamente all’improvviso, le si sono parate davanti, spacciandosi per professioniste originarie di Udine, giunte in città per aprire un nuovo centro di massaggi e fisioterapia. La donna, comunque non interessata alla cosa, onde evitare di essere ulteriormente infastidita, e preoccupata dall’atteggiamento pressante, ha accelerato il passo, ma è stata tampinata dalle due che volevano a tutti i costi lasciargli il numero telefonico dell’inesistente studio di riabilitazione.
Mani sul collo – A questo punto le ragazze hanno tentato l’ultima, decisiva mossa: nuovamente raggiunta, una le se è posizionata davanti sbarrandole la strada e porgendole un volantino pubblicitario, mentre l’altra, da dietro, le ha messo mani tra il collo e la schiena con la scusa di volerle dimostrare i vantaggi benefici dei massaggi rilassanti.
Collana sparita – Un attimo di confusione e di distrazione costato caro alla malcapitata, che dopo qualche metro, riuscita a liberarsi dalle loro pressanti attenzioni, ha scoperto di non avere più la preziosa collana che indossava. Il fatto ha lasciato di stucco la signora, che per lo choc subito, appena resasi conto del furto è prontamente rientrata a casa, raccontando l’episodio ai familiari. Il fatto è stato successivamente denunciato alle locali forze dell’ordine al fine di scongiurare il ripetersi di simili episodi.